Polonia, il governo vara una legge anti-manifestazioni
Il parlamento polacco, a maggioranza conservatrice, ha varato una legge che limita sensibilmente il diritto di manifestare in pubblico. La normativa, approvata oggi, introduce il concetto di “meeting periodici” per le manifestazioni organizzate ripetutamente nello stesso luogo e nella stessa data, attribuendo a questi appuntamenti priorità su quelli a carattere sporadico o puntuale. Le manifestazioni “sporadiche” potranno tenersi a una distanza di almeno 100 metri dai “meeting” cosiddetti periodici.
L’opposizione denuncia le intenzioni repressive del governo e il carattere autoritaristico di questa legge che limita la libertà di espressione, il partito di governo, Legge e Giustizia, sostiene che la nuova legislazione punta unicamente a garantire la sicurezza dei partecipanti a tutte le manifestazioni e prevenire scontri.
La legge consentirà verosimilmente al partito di governo di organizzare mensilmente una commemorazione del disastro aereo del 2010 di Smolenk – in cui persero la vita 96 persone e fra queste il presidente Lech Kaczynski, fratello gemello dell’attuale leader del PiS Jaroslaw Kaczynski – vietando le usuali contromanifestazioni.