Postino non consegna la posta, dal 2010 accatastava tutto nel garage

Postino non consegna la posta, dal 2010 accatastava tutto nel garage

Postino non consegna la posta. E’ successo a Vicenza dove un uomo di 56 anni di origini napoletane, che avrebbe dovuto consegnare la posta regolarmente, ha deciso invece, per almeno otto anni, a partire dal 2010, di accatastarre e nascondere la corrispondenza che da dipendente delle Poste Italiane avrebbe dovuto consegnare nel suo garage.

Postino non consegna la posta: più di mezza tonnellata di posta nel garage

L’uomo è stato ora denunciato dalla Polizia del capoluogo. Gli investigatori hanno trovato più di mezza tonnellata, precisamente 573 chilogrammi, di invii postali nascosti all’interno del suo garage ma anche nella sua abitazione. Per il compartimento della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Venezia si tratta del più ingente sequestro di materiale postale mai effettuato in Italia.

Tra la posta, gli agenti hanno trovato addirittura pubblicità relativa alle elezioni regionali 2010, edizioni delle Pagine Bianche 2013-2014, posta commerciale di Onlus sino a una serie di plichi ancora sigillati con il nastro in plastica bianca di Poste Italiane.

E ancora lettere di banche, comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate, bollette telefoniche e dell’Enel, contravvenzioni, comunicazioni della Rai, il tutto indirizzati ad enti, aziende e privati. L’indagine è partita dal rinvenimento, da parte di volontari dell’ecocentro di Breganze (Vicenza), di 25 cassette di colore giallo delle Poste italiane, contenente invii postali, provenienti dallo sgombero di un garage utilizzato dall’indagato.

La corrispondenza sarà ora recapitata “in ritardo”

La corrispondenza sarà recapitata ai legittimi destinatari. Poste Italiane intanto in una nota fa presente che “in seguito ad un casuale ritrovamento di cassette di corrispondenza presso un centro di smaltimento rifiuti, ha avviato, sin da subito, attività di indagini interne e informato la polizia postale di Venezia per procedere penalmente nei confronti del dipendente/dipendenti responsabili dell’azione fraudolenta. L’azienda parte lesa nella vicenda ha proceduto alla sospensione immediata del dipendente riservandosi ogni azione nei confronti dello stesso”.

Per recuperare il materiale rinvenuto e sequestrato è stato necessario far giungere sul posto un mezzo pesante. Ora la corrispondenza, dopo essere stata catalogata, sarà recapitata ai legittimi destinatari. Che la riceveranno anche otto anni dopo.

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