Potenziale pericolo: una narcisista che nasconde un lato oscuro
La criminologa Roberta Bruzzone interviene per analizzare il caso di Chiara Petrolini, accusata di uccidere i suoi neonati. Secondo Bruzzone, Chiara si fingeva premurosa per ottenere attenzioni senza critiche, tipico comportamento narcisista. La richiesta di carcere preventivo è giustificata, poiché i genitori non sono stati garanti durante le gravidanze. Bruzzone avverte che Chiara potrebbe essere pericolosa senza la sua “maschera premurosa” e senza pentimento. La Procura ha capito che non è crollata emotivamente, suggerendo la possibilità che Petrolini rappresenti un pericolo per la società.
Analisi criminologica del caso Chiara Petrolini
La criminologa Roberta Bruzzone ha commentato il terribile caso di Chiara Petrolini, la ragazza accusata di aver partorito, ucciso e seppellito i suoi due neonati nel giardino di casa. Secondo Bruzzone, la ragazza potrebbe aver mostrato un interesse fittizio nei bambini al fine di ottenere attenzioni senza essere criticata, seguendo il profilo del “narcisista covert”. Questo comportamento potrebbe essere stato influenzato dalla mancanza di un supporto stabile come un marito, entrate fisse e una famiglia consolidata.
Il discorso si sposta poi sulla richiesta della Procura di imprigionare Chiara Petrolini, poiché il rischio di reiterazione non sarebbe adeguatamente gestito in un contesto domiciliare. Bruzzone sottolinea che i genitori della ragazza non sono state figure garanti durante le due gravidanze, suggerendo la necessità di un ambiente di controllo più rigoroso.
Infine, la criminologa evidenzia la mancanza di pentimento da parte di Chiara Petrolini e il possibile pericolo che rappresenta. Bruzzone sottolinea che la ragazza potrebbe agire in modo imprevedibile dopo aver perso la sua maschera premurosa e vissuto la vergogna pubblica. La Procura, secondo l’esperta, ha compreso che la ragazza non è semplicemente crollata, e potrebbe rappresentare ancora una minaccia per la società.
Analisi della criminologa sul caso di Chiara Petrolini
La criminologa Roberta Bruzzone ha analizzato il terribile caso di Chiara Petrolini, la giovane accusata di aver partorito, ucciso e seppellito i suoi due neonati nel giardino di casa. Secondo Bruzzone, la ragazza potrebbe aver cercato di farsi apprezzare dagli altri, ma di fronte alla possibilità di doversi occupare dei suoi stessi figli in condizioni precarie, potrebbe essersi sentita sopraffatta.
Bruzzone sottolinea che il comportamento di Chiara nel mostrare premura verso i bambini degli altri potrebbe non nascondere un reale interesse per i bambini in generale. Potrebbe invece essere un modo per attirare l’attenzione e evitare critiche, tipico di un narcisista covert, che cerca rassicurazioni attraverso gesti altruisti.
La criminologa sostiene la decisione della Procura di richiedere il carcere per Chiara, poiché il rischio di reiterazione del gesto non sarebbe gestibile in un ambiente familiare dove i genitori non sono stati figure garanti durante le gravidanze della ragazza. Bruzzone evidenzia che il comportamento di Chiara potrebbe diventare ancora più pericoloso una volta tolta la sua maschera premurosa e vergognosa.
In conclusione, Bruzzone mette in guardia sulla pericolosità di Chiara Petrolini, sottolineando che il perdono richiesto non implica necessariamente un pentimento. La Procura ha compreso che la ragazza potrebbe rappresentare una minaccia, anche dopo aver confessato il suo gesto in lacrime e chiedendo perdono, poiché potrebbe non essere affatto pentita delle sue azioni.
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