Potrebbe esserci stato un’intrusione in casa

Potrebbe esserci stato un’intrusione in casa

Il mistero attorno alle telefonate cancellate nel cellulare di Liliana Resinovich porta a sospetti e ipotesi contrastanti. Il marito, Sebastiano Visintin, nega qualsiasi coinvolgimento e ipotizza un possibile sabotaggio da parte di terzi. L’amico Claudio Sterpin potrebbe avere risposte cruciali, mentre il criminologo Massimo Picozzi suggerisce che la cancellazione delle attività potrebbe essere un tentativo di depistaggio. L’ipotesi di un’intrusione a casa della donna viene considerata, con accuse reciproche tra Visintin e Sterpin. Il giallo si infittisce, lasciando aperte molte domande senza risposta.

La misteriosa scomparsa di Liliana Resinovich: nuove ipotesi e dubbi da chiarire

Sebastiano Visintin si è difeso dalle accuse riguardanti le anomalie riscontrate nei tabulati telefonici di sua moglie, Liliana Resinovich. Durante le indagini è emerso che alcune attività sono state cancellate, tra cui una telefonata da parte di Claudio Sterpin. Visintin ha sottolineato di non aver toccato nulla, aggiungendo di non essere stato nemmeno a casa al momento in cui sono state cancellate le attività, nel dicembre del 2021.

Il marito della donna scomparsa ha escluso di aver cancellato qualsiasi elemento dal cellulare di Liliana, ipotizzando invece che qualcuno sia entrato in casa e abbia manipolato il dispositivo. Tali affermazioni hanno sollevato diversi dubbi, soprattutto dai soggetti coinvolti nell’indagine.

Il professor Massimo Picozzi, psichiatra e criminologo, ha analizzato il caso, sottolineando la mancanza di una lettera d’addio da parte di Liliana. Ha ipotizzato che la cancellazione delle attività potesse essere un tentativo di depistaggio, per nascondere eventuali messaggi importanti o una confessione implicita.

Le polemiche tra Visintin e Sterpin si intensificano, con quest’ultimo che accusa il marito di nascondere informazioni cruciali. Le indagini continuano, e la verità sulla scomparsa di Liliana Resinovich sembra sempre più lontana.

Le indagini sul caso di Liliana Resinovich: il mistero delle telefonate cancellate

Sebastiano Visintin si è difeso dalle accuse riguardo alle anomalie riscontrate nei tabulati telefonici della moglie Liliana Resinovich. Ha dichiarato di non essere stato lui a cancellare le attività dal cellulare della moglie e ha smentito di essere stato in casa durante quelle ore. In particolare, è emerso che una telefonata da parte di Claudio Sterpin è risultata cancellata, sollevando sospetti sulla veridicità delle dichiarazioni di Visintin. Tuttavia, egli ha sostenuto di non aver toccato nulla e ha ipotizzato che qualcuno possa essere entrato in casa e manipolato il cellulare della moglie.

Il professor Massimo Picozzi ha ipotizzato che la cancellazione delle attività potrebbe essere un tentativo di depistaggio e che in quelle chiamate cancellate potrebbe esserci stato un messaggio di addio o una confessione implicita da parte di Liliana Resinovich. La famiglia della donna e il suo amico Claudio Sterpin sono convinti che il vedovo abbia le risposte su quanto accaduto e suggeriscono che sia stato lui a manomettere il cellulare. Tuttavia, Visintin si difende da queste accuse e ipotizza che la manipolazione possa essere stata causata da un’intrusione in casa utilizzando le chiavi della moglie.

Il mistero delle telefonate cancellate e delle attività manomesse sul cellulare di Liliana Resinovich continua a complicare le indagini sul suo caso. Le ipotesi sono molteplici e le verità nascoste potrebbero venir fuori solo con ulteriori approfondimenti e verifiche da parte degli investigatori. La ricerca della verità su quanto accaduto a Liliana Resinovich resta al centro delle indagini, con il coinvolgimento di diversi personaggi che potrebbero avere un ruolo chiave nello svelare il mistero che avvolge la sua tragica scomparsa.

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