Presa sequestrata una tonnellata di prodotti alimentari non conformi a Bologna.
Nel territorio imolese, i Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna hanno sequestrato più di una tonnellata di prodotti alimentari non conformi alle normative europee da nove negozi gestiti da persone di varie nazionalità. Gli alimenti presentavano indicazioni in lingue straniere, quindi sono stati subito sequestrati per un valore di circa 15.000 euro, con sanzioni pecuniarie che vanno da 3.000 a 24.000 euro per esercizio commerciale. Durante i controlli, sono stati individuati due lavoratori in nero di origine pakistana e marocchina.
Operazione di controllo della Guardia di Finanza a Imola
I Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna hanno condotto un’operazione nel territorio imolese che ha portato al sequestro di oltre una tonnellata di prodotti alimentari posti in commercio senza il rispetto degli standard di conformità europei. L’attività di controllo ha coinvolto nove negozi alimentari gestiti da persone di diverse nazionalità, che vendevano alimenti con indicazioni in lingua straniera, violando così le normative vigenti. Il valore commerciale dei prodotti sequestrati è stato stimato intorno ai 15.000,00 euro.
I responsabili dei negozi sono stati segnalati all’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari Emilia-Romagna e Marche per l’irrogazione di sanzioni pecuniarie che potrebbero arrivare fino a 24.000 euro per ciascun esercizio commerciale. Inoltre, durante i controlli, i finanzieri hanno scoperto la presenza di due lavoratori in nero di origine pakistana e marocchina, che lavoravano presso i negozi soggetti all’operazione.
L’incrocio di dati e le ricerche approfondite effettuate dai finanzieri a Imola hanno permesso di individuare non solo violazioni alle normative alimentari, ma anche casi di lavoro irregolare. Grazie all’intervento della Guardia di Finanza, è stato possibile contrastare pratiche illegali che mettevano a rischio la sicurezza alimentare dei consumatori e il rispetto dei diritti dei lavoratori stranieri impiegati nei negozi controllati.
La collaborazione con le autorità competenti e l’attività di controllo svolta dalla Guardia di Finanza testimoniano l’impegno delle istituzioni nel garantire la legalità e la qualità dei prodotti alimentari commercializzati sul territorio, così come nel contrastare il fenomeno del lavoro nero e delle violazioni dei diritti lavorativi.
Operazione Finanza a Imola: sequestrata tonnellata di prodotti alimentari non conformi
I Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna hanno condotto un’operazione nel territorio imolese che ha portato al sequestro di oltre una tonnellata di prodotti alimentari posti in commercio senza il rispetto dei standard di conformità europei. La squadra di Finanza ha individuato nove negozi alimentari gestiti da persone di diverse nazionalità, tra cui marocchina, nigeriana, egiziana, camerunense e pakistana. Tutti gli alimenti sequestrati presentavano indicazioni in lingua straniera, violando le normative sulla corretta etichettatura e trasparenza nei confronti dei consumatori.
Il sequestro ha impedito la vendita di prodotti del valore commerciale di circa 15.000 euro e i responsabili sono stati segnalati all’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari Emilia-Romagna e Marche per l’irrogazione di sanzioni pecuniarie che possono arrivare fino a 24.000 euro per ciascun esercizio commerciale. Inoltre, durante i controlli, sono emersi casi di lavoro nero, con due lavoratori di origine pakistana e marocchina impiegati senza contratto regolare.
Le azioni della Guardia di Finanza hanno messo in luce la necessità di vigilare costantemente sul rispetto delle normative igienico-sanitarie e sulla corretta informazione dei consumatori. Il commercio di prodotti alimentari non conformi mette a rischio la salute pubblica e va contrastato con determinazione dalle autorità competenti, al fine di garantire la sicurezza e la qualità dei beni in commercio. La collaborazione tra diverse istituzioni è fondamentale per contrastare frodi e irregolarità nel settore agroalimentare e proteggere i consumatori da pericoli per la salute.
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