Primi interventi chirurgici presso l’ospedale Molinette di Torino

Primi interventi chirurgici presso l’ospedale Molinette di Torino

L’ipnosi al posto dell’anestesia è un’innovativa tecnica chirurgica utilizzata per la prima volta a Torino, presso l’ospedale alle Molinette. Questa pratica, chiamata ipoanestesia, permette di ridurre il dolore, modulare la percezione del bisturi e velocizzare il recupero post-operatorio. Con l’ipoanestesia è possibile eseguire interventi chirurgici anche su pazienti anziani, come nel caso di due donne sottoposte all’asportazione di tumori benigni delle paratiroidi. Questa nuova frontiera degli approcci chirurgici garantisce minori traumi ai pazienti e una riduzione dei tempi di ricovero. In Italia, l’uso dell’ipnosi in sala operatoria è sempre più diffuso, dimostrando risultati positivi anche in altri centri ospedalieri.

Ipnoanestesia: una nuova frontiera nella chirurgia

Una tecnica molto innovativa è stata utilizzata per la prima volta in Italia, precisamente alle Molinette di Torino, dove l’ipnosi è stata impiegata al posto dell’anestesia per sedare i pazienti durante un intervento chirurgico. Questo approccio, noto come ipnoanestesia, si sta dimostrando efficace nel ridurre il dolore e lo stress emotivo dei pazienti in sala operatoria.

L’ipoanestesia è considerata una valida alternativa all’anestesia generale, poiché non richiede l’uso di pesanti farmaci invasivi. Questa tecnica modula la percezione del dolore e permette ai pazienti di allontanare la paura del bisturi. I risultati sembrano positivi anche per quanto riguarda il recupero post operatorio, che risulta più rapido ed efficace, con conseguente riduzione dei tempi di ricovero.

Alcuni ospedali italiani, come il San Paolo di Savona e il San Michele di Cagliari, hanno già sperimentato con successo l’ipnosi clinica in diversi interventi chirurgici. Anche altre strutture, come il ‘Ferrari’ di Castrovillari, stanno utilizzando la sedazione digitale per procedure meno invasive, come coronarografie e impianti di pacemaker.

La pratica dell’ipnoanestesia si sta diffondendo sempre di più in Europa e in Italia, rappresentando una nuova frontiera nella chirurgia moderna. Grazie a team multidisciplinari composti da specialisti di varie discipline, come nel caso dell’intervento alle Molinette di Torino, i pazienti possono beneficiare di approcci innovativi che riducono al minimo il trauma chirurgico e migliorano l’esperienza complessiva in sala operatoria.

La prima ipnosi al posto dell’anestesia a Torino per l’asportazione di tumori

L’ipnosi al posto dell’anestesia per sedare un paziente durante un intervento chirurgico è una pratica innovativa che è stata per la prima volta applicata in un ospedale italiano: alle Molinette di Torino.

Questa tecnica si consolida come una risorsa aggiuntiva per combattere il dolore in sala operatoria. A Torino, due donne anziane sono state sottoposte a un intervento in ipoanestesia, definendo questa pratica come “l’ultima frontiera degli approcci chirurgici per garantire ai pazienti un trauma minore”.

L’ipoanestesia, già diffusa in altri paesi europei per interventi complessi, è considerata una valida alternativa all’anestesia generale in quanto non richiede un carico pesante di farmaci invasivi, modula la percezione del dolore e riduce lo stress emotivo del paziente.

Questa tecnica innovativa ha dimostrato di favorire un recupero post operatorio più rapido ed efficace, con una riduzione dei tempi di ricovero. Ad esempio, due pazienti torinesi sono state sottoposte a ipnosi e anestesia locale per l’asportazione di tumori benigni delle paratiroidi, con incisioni minimali al collo. L’intervento è stato eseguito da un team di specialisti multidisciplinari della Città della Salute di Torino.

In Italia, l’uso dell’ipnosi clinica è una realtà consolidata in diversi ambiti sanitari. Negli anni passati, è stata impiegata per scopi analgesici in interventi al cuore, trapianti di fegato e persino asportazione di tumori cerebrali, dimostrando la sua efficacia nel ridurre l’ansia e migliorare la gestione del dolore dei pazienti.

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