Prioritario per il 74% degli italiani: realizzare invasi e risparmiare acqua.
Il 74% degli italiani ritiene necessario realizzare nuovi invasi e promuovere interventi di risparmio ed efficientamento idrico per contrastare gli effetti negativi dei periodi siccitosi sempre più frequenti sull’agricoltura. Inoltre, il 72% si dichiara favorevole all’utilizzo delle acque reflue depurate per fini irrigui e il 67% ritiene importante investire in tecnologie per il monitoraggio e la gestione dell’irrigazione.
La proposta di istituire meccanismi incentivanti per il risparmio idrico, come i certificati blu, è sostenuta dal 68% degli italiani, con percentuali più alte di apprezzamento al Centro (74%) e al Sud (76%). Questi dati emergono da due importanti rapporti: il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2024 e il XIV Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura”, con focus su Crisi climatica ed efficientamento idrico.
Secondo il Rapporto dell’UN Water, il settore agricolo è il principale utilizzatore di acqua dolce a livello mondiale (circa il 70%), mentre gli utilizzi industriali (circa il 20%) e domestici (circa il 12%) rappresentano la principale causa dell’aumento della domanda. Attualmente, metà della popolazione mondiale vive in condizioni di grave scarsità idrica, mentre un quarto deve affrontare livelli di stress idrico estremamente elevati.
Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde, sottolinea l’importanza di avviare una politica virtuosa basata su una collaborazione tra istituzioni, politica e attori del settore idrico e produttivo per affrontare le sfide legate all’acqua e all’agricoltura. In particolare, Scanio promuove l’idea di incentivare il risparmio idrico con certificati blu e investimenti nell’innovazione tecnologica.
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, evidenzia l’impegno del governo nel promuovere l’efficienza nella gestione delle risorse idriche in agricoltura. Tra le misure proposte ci sono il riutilizzo delle acque reflue depurate, la raccolta delle acque piovane e la dissalazione dell’acqua di mare per uso industriale.
Vincenzo Gesmundo, Segretario Generale Coldiretti, sottolinea il ruolo fondamentale delle imprese agricole nella gestione e tutela delle risorse idriche. Coldiretti propone interventi infrastrutturali per garantire la disponibilità e la qualità delle risorse idriche, come la realizzazione di invasi per la produzione di energia pulita.
In conclusione, il coinvolgimento di istituzioni, settore privato e cittadini è fondamentale per affrontare le sfide legate all’acqua e all’agricoltura in modo sostenibile. Il governo ha l’opportunità di adottare politiche e investimenti mirati per garantire una gestione efficiente delle risorse idriche e promuovere un’economia circolare dell’acqua.