Via al processo per la morte di Kim Jong-nam: “Siamo innocenti”

Via al processo per la morte di Kim Jong-nam: “Siamo innocenti”

Al via il processo a Kuala Lumpur contro le due donne accusate di aver avvelenato Kim Jong-nam, il fratello del leader nordcoreano, Kim Jong-un. Dagli elementi raccolti dall’accusa è emerso che le due imputate avevano sugli abiti tracce di gas nervino VX: lo ha reso noto un esperto malese.

Le imputate sono l’indonesiana Siti Aisyah e la vietnamita Doan Thi Houng, le uniche due alla sbarra per l’omicidio.

“Siamo innocenti”

Il processo è in corso da quattro giorni e durerà almeno fino alla fine di novembre. La procura chiamerà a testimoniare più di 100 persone con cui vuole provare “l’intenzione di uccidere” delle due donne.

Le due, che si sono dichiarate non colpevoli, rischiano la pena di morte. Il gas nervino VX è un liquido incolore, senza odore né sapore, che tarda a evaporare, attacca il sistema nervoso e causa la morte. E’ considerato dalle Nazioni Unite come un’arma di distruzione di massa e la sua produzione e immagazzinamento sono stati proibiti nel 1993.

Le due donne anche durante il processo indossano un giubbotto antiproiettile che fa seriamente pensare che perfino lì, nell’aula quasi bunker dell’Alta Corte di Kuala Lumpur, la vendetta di Kim può tornare a colpire da un momento all’altro.

Crisi diplomatica tra Malesia e Corea del Nord

La Malesia è uno dei pochi stati che ha stabilito relazioni diplomatiche con il regime, ma proprio la vicenda dell’assassinio l’ha portata sull’orlo della rottura. A Pyongyang l’intera vicenda non l’hanno presa benissimo, e nei giorni successivi all’omicidio per tutta risposta la Corea del Nord aveva praticamente “sequestrato” i cittadini malesi presenti sul suo territorio. La piccola crisi degli ostaggi è finita solo quando Kuala Lumpur ha acconsentito a uno scambio: facendo praticamente fuggire i tre nordcoreani che si erano barricati nella loro ambasciata in Malesia per non farsi interrogare. Sarebbero loro gli agenti di Kim e i reclutatori delle ragazze.

Kim Jong-nam stava per imbarcarsi con un volo low cost per Macau, dove risiedeva dopo essere caduto in disgrazia, quando fu assalito dalle due signorine che pensavano di giocare a Scherzi a parte: la mano di Aisyah, lei sostiene a sua insaputa era già imbevuta di Vx, un gas nervino.

Nam Sung-wook, un professore esperto di segreti coreani che vive in Inghilterra, ha spiegato a Gq che l’assassinio è stato messo in scena in quel mondo “per creare orrore nel resto del mondo”: e non sarebbe neppure un caso che il plot, inseguito dal fratellastro da anni, sia stato eseguito proprio mentre Kim intensificava le provocazioni missilistiche, dimostrando insomma di essere totalmente fuori controllo.

 

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