Tangenti e corruzione, nuovo processo per Roberto Formigoni

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Nuovo processo per l’ex governatore lombardo Roberto Formigoni. Il senatore di Ap, dovrà affrontare un altro processo per corruzione, dopo la condanna per il caso Maugeri a 6 anni.
Rinviato a giudizio, assieme ad altre persone, tra cui l’ex sottosegretario alla Presidenza della Regione Paolo Alli, nell’ambito di un’inchiesta su presunte tangenti nella sanità per i suoi rapporti con il presunto intermediario ed ex consigliere lombardo Massimo Gianluca Guarischi, già condannato a cinque anni in appello.

Le dichiarazioni di Formigoni

Si tratta di “un processo ancor più infondato del primo e totalmente privo di qualunque riscontro. Basti dire che l’imprenditore che avrei favorito non ha concluso alcun affare con Regione Lombardia”.
“E i viaggi che avrei avuto in dono – ha aggiunto -, sono stati da me personalmente e integralmente pagati come risulta inoppugnabilmente da bonifici e assegni provenienti dal mio conto corrente e che sono noti alla Procura”.

Le accuse

Stando alla ricostruzione dell’accusa, Roberto Formigoni nel maggio 2015 avrebbe ricevuto una serie di utilità, tra cui il pagamento di vacanze in Sudafrica e Croazia, dall’ex consigliere lombardo Massimo Gianluca Guarischi per conto di un imprenditore. In cambio, Formigoni si sarebbe speso per lo sblocco di stanziamenti del 2012. Le presunte utilità sarebbero consistite in oltre 400mila euro tra contanti, orologi, spese per viaggi e il noleggio di jet e barche da parte di Guarischi.

In particolare, secondo l’accusa sarebbe stato garantito un trattamento preferenziale alla Hermex Italia dell’imprenditore Giuseppe Lo Presti nelle gare per la fornitura di apparecchiature mediche in alcuni ospedali.

 

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