Processo Yara, appello per Bossetti: il pg “ergastolo ineccepibile”

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Si apre il processo d’appello per Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo in primo grado per l’omicidio di Yara Gambirasio. “E’ ineccepibile. Presenta una motivazione coerente, logica, completa e dà puntualmente conto delle acquisizioni processuali”. Queste le parole del sostituto Pg di Brescia, Marco Martani, all’inizio del suo intervento.

L’omicidio di Yara

Yara Gambirasio, aveva 13 anni ed è scomparsa il 26 novembre del 2010 a Brembate di Sopra, nel bergamasco, e ritrovata senza vita il 26 febbraio 2011 in un campo di Chignolo d’Isola (Bergamo).

Bossetti si dice “fiducioso”

Si dice “fiducioso di avere giustizia in appello”, il carpentiere di Mapello, che ha espresso l’intenzione di seguire le udienze di secondo grado, come ha già fatto per quelle di primo grado. Entro la metà di luglio arriverà la decisione dei giudici: la sentenza o la riapertura del caso.

I difensori di Bossetti hanno chiesto ai giudici di integrare i motivi aggiunti d’appello depositando la fotografia satellitare che potrebbe dimostrare che il cadavere di Yara non restò per i tre mesi della scomparsa della giovane nel campo di Chignolo d’Isola, dove fu trovato alla fine di febbraio.

Nessuna opposizione da parte del sostituto Pg Marco Martani, che ha spiegato come il fine del processo sia accertare “la verità”. Neppure il legale della famiglia Gambirasio, l’avvocato Enrico Pelillo, si è opposto pur sottolineando, così come il sostituto Pg, che i motivi aggiunti sono stati depositati dalla difesa fuori termine. Il 14 luglio l’ultima udienza.

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