Prof. Galli rivela il mistero delle stelle marine killer che stanno decimando i coralli: sono immortali

Prof. Galli rivela il mistero delle stelle marine killer che stanno decimando i coralli: sono immortali

Il professor Paolo Galli dell’Università Bicocca sta attualmente impegnato nello studio delle stelle marine carnivore, comunemente conosciute come stelle marine “killer”, che stanno provocando danni ai coralli. Nonostante gli sforzi, ancora nessuno è in grado di spiegare il motivo di questo comportamento. Durante un’intervista a Uno Mattina, il professor Galli ha dichiarato in diretta televisiva: “Queste stelle marine hanno la particolarità di nutrirsi di coralli, tuttavia non siamo ancora in grado di comprendere appieno cosa stia accadendo. Si comportano in modo simile alle cavallette del deserto, provocando danni significativi in tempi brevi. La loro capacità di consumare la stessa quantità di coralli di un intero campo da calcio in una sola volta è impressionante. Inoltre, le stelle marine sono imparentate con i ricci: se si soffia nella loro bocca, si gonfiano e assumono l’aspetto di un riccio”.

Le stelle marine in questione sembrano essere quasi immortali, poiché ogni contatto genera un nuovo frammento che può dare origine a un’altra stella marina. Stimolando queste creature, si possono ottenere una grande quantità di gameti che generano ulteriori stelle marine, rendendole praticamente indistruttibili. Attualmente, il professor Galli e il suo team stanno lavorando per comprendere i meccanismi a livello molecolare che regolano questa esplosione di stelle marine “killer”. Si ipotizza che ci possa essere un legame con la qualità dell’acqua, ma fino ad ora non vi sono prove concrete. Pertanto, il focus della ricerca è comprendere cosa accade nel momento in cui le stelle marine esplodono, proprio come avviene a volte per le cavallette del deserto.

Il professor Galli ha anche evidenziato l’importanza delle barriere coralline a livello mondiale, sottolineando il loro ruolo cruciale nella biodiversità e nella protezione delle comunità costiere. Tuttavia, con l’aumento delle temperature globali, si sta verificando un drammatico declino dei coralli in tutto il mondo, con la completa distruzione di interi ecosistemi corallini.

Per quanto riguarda l’Italia, il professor Galli ha confermato la presenza di coralli nel nostro paese, seppur di specie diverse da quelli tropicali. Anche nel Mediterraneo si stanno verificando fenomeni di stress che minacciano la sopravvivenza di queste importanti formazioni coralline. Infine, ha sottolineato l’importanza delle mangrovie come barriere naturali essenziali per proteggere le comunità costiere dagli uragani e per garantire la stabilità degli ambienti marini in prossimità delle coste.

In conclusione, la ricerca sulle stelle marine “killer” e sui coralli rappresenta un tema cruciale per la salvaguardia degli ecosistemi marini a livello globale. La conoscenza e la protezione di queste specie e degli habitat coral reef sono fondamentali per preservare la biodiversità e garantire il benessere delle comunità costiere in tutto il mondo.

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