Promoter scomparsa, ritrovato cadavere decapitato nell’orto: un fermo

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Ci sono novità sul caso della promoter scomparsa lo scorso luglio nel varesotto. Il cadavere della donna, Marilena Rosa Re, è stato trovato decapitato nell’orto dell’uomo fermato per il suo omicidio.

L’indagato ha fatto ritrovare il corpo

E’ stato Vito Clericó, 65enne di Garbagnate Milanese e conoscente della vittima, a indicare agli inquirenti il punto dove scavare. “Il corpo è stato trovato senza testa, privo di vestiti, ripiegato in due e coperto da un sacco di cellophane, a sua volta ricoperto da un altro sacco di juta”, ha raccontato il procuratore di Busto Arsizio, Gianluigi Fontana.

“Sul cadavere, che per le misure corrisponde a quello di Marilena Rosa Re, individuato esattamente dove l’indagato ha indicato, non sono evidenti segni ulteriori di lesioni. Su dove possa trovarsi la testa della donna – ha aggiunto Fontana – l’indagato ha affermato di non ricordarlo”. Era stata la procura, ieri, poche ore dopo il fermo, a ordinare di procedere con le ricerche nel terreno non lontano dall’abitazione dell’uomo. I lavori di scavo erano iniziati stamattina alle 8.

La certezza che si tratti della donna scomparsa il 30 luglio scorso da Castellanza la daranno solo gli esperti del Ris con la prova del dna e i tecnici del Labanof che stabiliranno la data in cui è avvenuto il decesso.

Quello che non è stato ritrovato è la testa della donna. Clericò, che al momento ha ammesso solo ed unicamente l’occultamento del cadavere, non ha fornito indicazioni su dove sia stata portata dopo l’atroce delitto.

Indagini ancora in corso

Il presunto assassino, che verrà interrogato domani mattina nel carcere di Busto Arsizio dal giudice per le indagini preliminari che dovrà decidere sulla convalida del fermo del pubblico ministero Rosaria Stagnaro, avrebbe tirato in ballo un’altra persona che avrebbe commesso il delitto. Si tratta di dichiarazioni rese nel corso dell’interrogatorio avvenuto domenica sera davanti al magistrato titolare delle indagini.

Solo l’interrogatorio di garanzia potrà svelare qualcosa di più sulla terribile vicenda che ha sconvolto due comunità, quella di Garbagnate Milanese dove vittima e presunto assassino hanno vissuto fianco a fianco per anni, e quella di Castellanza dove la donna si era trasferita da un paio d’anni col marito Carlo Buzzi.

Le accuse e il possibile movente

L’uomo deve rispondere di omicidio e di occultamento di cadavere, potrebbe venire interrogato già domani, ma nell’inchiesta è coinvolta anche la moglie: è indagata per sequestro di persona. “E’ una procedura necessaria per poter svolgere gli accertamenti del caso – ha sottolineato la legale – non ci sarebbe alcun elemento a carico della donna”.

Dietro il delitto potrebbe esserci una questione economica: nel 2014 la donna aveva consegnato all’indagato e alla moglie, perché li custodissero, 90 mila euro in contanti. Poi avrebbe avuto necessità di rientrare in possesso del denaro: doveva infatti versare entro il 31 luglio circa 80 mila euro all’Agenzia delle Entrate. Ma il giorno precedente, Marilena Rosa Re è scomparsa nel nulla. Vittima e indagato si erano conosciuti sul luogo di lavoro: la donna lavorava come promoter nei centri commerciali della provincia di Varese e dell’Alto Milanese, mentre l’uomo, attualmente in pensione, era stato dipendente di una catena di supermercati.

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