Protesta anti Uber: i tassisti manifestano davanti Montecitorio

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“Chiediamo una regolamentazione al governo, basta Uber!”. È questo il grido di protesta che si leva da Piazza Chigi e Piazza Montecitorio dove migliaia di tassisti dalle prime ore della mattina si sono ritrovati, paralizzando il traffico capitolino, per manifestare contro il decreto “milleproroghe”, che penalizza la categoria.

Uno striscione recita: “Il servizio pubblico taxi non è in vendita”, i manifestanti lanciano slogan e, talvolta bombe carta, (“Noi da qui non ce ne andiamo, noi da qui non ce ne andiamo”) e cantano l’Inno di Mameli.

Non solo romani, ma anche tassisti napoletani, milanesi, provenienti dalle zone più disparate dell’Italia, per protestare contro il contestatissimo “emendamento Lanzillotta-Cociancich ” che favorirebbe Uber, la multinazionale del noleggio privato. Molti i disagi per i cittadini romani, con il traffico in tilt e i mezzi di trasporto pubblico bloccati o dirottati verso percorsi secondari.

In piazza anche i rappresentanti dei mercati rionali, toccati anch’essi dalla crisi e dall’emendamento del governo Gentiloni, contrari alla direttiva “Bolkestein” che elimina gli ostacoli alla liberalizzazione dei servizi.

A mostrare la loro solidarietà verso la categoria dei tassisti anche la sindaca di Roma Virginia Raggi e l’ex sindaco capitolino, Gianni Alemanno, il quale dichiara di essere fortemente contrario alle decisioni prese dal governo e dal Pd a riguardo.

Di seguito il tweet della Raggi

“Siamo vicini ai tassisti – spiega Virginia Raggi in una nota – che da giorni stanno manifestando il loro malcontento. Oggi, sono arrivati a Roma da tutta Italia per dire ‘no’ ad una riforma che non vogliamo. Per questo siamo al loro fianco. L’emendamento Lanzillotta-Cociancich al decreto Milleproroghe causerebbe effetti negativi sul ‘trasporto pubblico non di linea’ perché porterebbe a una vera e propria liberalizzazione degli Ncc, i noleggi con conducenti, che non sarebbero più vincolati al rispetto della territorialità. Ci auguriamo che il provvedimento sia rivisto. Un’eventuale riforma del settore deve essere fatta coinvolgendo le associazioni di categoria e le amministrazioni locali per un dialogo costruttivo”, spiega.

 

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“Basta alle solite riforme calate dall’alto che aumentano i problemi di gestione delle città. Da giorni nella nostra città non si vedono circolare taxi. La protesta sta privando tutti noi cittadini di un servizio fondamentale e importantissimo per i trasporti della Capitale. Per non parlare del fatto che i tassisti sono il nostro biglietto da visita per turisti e stranieri. Voglio per questo lanciare un appello anche ai tassisti affinché il servizio torni al più presto alla normalità”, conclude la sindaca capitolina.

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Intanto, alla Camera è in discussione proprio in questi momenti il decreto milleproroghe, già approvato da Palazzo Madama. L’emendamento contenuto nel decreto e contestato dai tassisti sospende ancora l’efficacia della norma del 2008  che pone forti limiti ai noleggi con conducente . La norma, infatti, dispone che: gli Ncc possono operare solo con i clienti che si presentanonella loro rimessa e chiedono di essere trasportati; i veicoli Ncc possono stazionare solo «all’interno delle rimesse o presso i pontili di attracco»; la sede del noleggiatore (vettore) e la rimessa possono essere situate solo nel territorio del Comune che ha rilasciato l’autorizzazione a svolgere l’attività di Ncc. Proteste, comunque, si registrano anche a Milano, Genova, Torino e Napoli.

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Previsto un incontro con Graziano Del Rio e i sindacati di categoria.  “Dobbiamo metterci a sedere – ha spiegato il ministro, pronto al dialogo – per fare una regolamentazione finalmente seria che tolga provvisorietà all’attuale situazione”. Del Rio  ha sottolineato poi come ci sia “bisogno di garanzie, da un lato sui diritti dei cittadini e dell’altro anche sui diritti di chi ha investito nella propria azienda, che sono i tassisti”.

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I tassisti hanno lanciato uova e arance mentre agitano striscioni con su scritto ‘Uber capolarato’, alzando cori contro il governo: ‘Chi non salta e’ Lanzillotta’. Non mancano, però, anche cori contro i rappresentanti delle organizzazioni sindacali come Unica Cgil e Uritaxi che nei giorni scorsi avevano invitato i tassistia non mettere in campo scioperi selvaggi: gridano ‘Venduti venduti’.

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