Puglia, operazione antimafia: 27 arrestati tra cui due sindaci

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Maxi operazione antimafia in Puglia. Un’organizzazione nata con l’obiettivo di controllare il territorio. Infiltrazioni anche nella società civile, il voto di scambio, appalti pubblici truccati e le più tradizionali attività di traffico di stupefacenti, riciclaggio, corruzione, rapina.

Due sindaci coinvolti: Avetrana ed Erchie

Tra gli arrestati anche il sindaco di Avetrana Antonio Minò e quello di Erchie Giuseppe Margheriti mentre un ex consigliere comunale di Manduria è indagato per scambio elettorale politico-mafioso. Altre 25 persone sono state arrestate dalla polizia di Taranto con l’accusa di associazione di stampo mafioso.
Erano riuscita a creare un clima di intimidazione nei confronti di numerosi imprenditori locali “che venivano così soggiogati al sistema mafioso”. Eseguite 27 ordinanze di misura cautelare (20 in carcere e sette ai domiciliari) nei confronti di presunti componenti di un clan, ma anche di attuali ed ex politici e amministratori.

Le accuse

Le accuse sono di associazione di tipo mafioso, scambio politico elettorale-mafioso, estorsione, corruzione, rapina, riciclaggio, lesioni personali, danneggiamento, detenzione illegale di armi da fuoco e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’operazione, denominata ‘Impresa’, ha portato alla luce le attività criminali di un presunto clan che mirava a strutturarsi e infiltrarsi nel tessuto economico-imprenditoriale locale.

Nell’operazione sono stati impegnati circa 200 poliziotti col supporto di unità cinofile e un elicottero del reparto Volo di Bari.

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