Pulcini tritati vivi: infiltrata filma la mattanza ed è scandalo

Pulcini tritati vivi: infiltrata filma la mattanza ed è scandalo

Pulcini tritati vivi, è il triste destino di oltre 525 milioni di pulcini che ogni anno nascono per morire poco dopo. Un’infiltrata di Essere Animali ha lavorato per mesi all’ interno di una grande azienda italiana e ha filmato, con l’ausilio di una telecamera nascosta, immagini sconcertanti.

Rulli e nastri che abbondano di pulcini, un rumore quasi assordante. Lo spazio è così poco e i pulcini sono così tanti che alcuni rischiano il soffocamento. I pulcini sono gettati via prontamente in caso di malformazioni o malattie e senza troppa cura sono destinati a morte immediata, il primo giorno della loro esistenza.

Nel caso in cui qualche pulcino cada fuori dal nastro o resti incastrato, la morte sarà più lenta e dolorosa. Le operaie non hanno il tempo di fermarsi, visti gli incessanti ritmi di lavoro.

Il video mostra immagini realizzate all’interno di un incubatorio, luogo dove nascono i piccoli pennuti che una volta cresciuti saranno allevati come polli da carne.

Pulcini tritati vivi: 525 milioni di pulcini destinati alla carne

“A migliaia muoiono o rimangono incastrati con le zampe nei macchinari, ma i ritmi di lavoro non consentono alle operaie di prestar loro la minima. Gli animali deboli e feriti sono tritati vivi in un maceratore. Così avviene la produzione industriale di oltre 525 milioni di pulcini destinati ogni anno al mercato della carne”.

Le nascite nell’azienda sono circa di un milione ogni sette giorni e”dopo la schiusa delle uova, che avviene in forni a temperatura controllata, gli animali sono scaraventati in una catena di montaggio, trasportati prima in un reparto in cui sono separati in base al sesso e successivamente vaccinati. Il rumore è incessante, i rulli sono stracolmi al punto che i pulcini rischiano il soffocamento oppure cadono, finendo per morire schiacciati sul pavimento. Quelli destinati alla macerazione possono attendere ore prima di essere uccisi”.

I pulcini “sani e idonei” verranno trasportati all’interno delle casse negli allevamenti, dove resteranno 40 giorni per essere fatti ingrassare. Al termine dei 40 giorni andranno al macello.

Pulcini tritati vivi: allevamenti intensivi e incubatoi

“Questi pulcini sono destinati a diventare la carne di pollo che troviamo nei supermercati. In Italia il consumo pro capite di questa carne è di 15,33 kg/anno e fino a quando rimarrà tale servirà un sistema di produzione industriale fatto di allevamenti intensivi e incubatoi, dove non c’è pietà nemmeno per i pulcini” ha dichiarato ancora l’associazione animalista che ha svolto l’indagine.

La triturazione rispetta il Regolamento CE n. 1099/2009 sulla protezione degli animali durante l’abbattimento che afferma che il metodo di eliminazione “deve procurare la morte istantanea degli animali. Il dispositivo deve essere munito di lame a rapida rotazione o protuberanze di spugna. La capacità del dispositivo deve essere tale che tutti gli animali, anche se numerosi, vengano istantaneamente uccisi».

Tuttavia le immagini dicono altro, la morte dei piccoli pulcini è spesso lenta e spietata, alcuni agonizzano per terra, altri incastrati nei macchinari, altri ancora vengono gettati via perché non “idonei”.

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