Qualità della vita 2018: classifica delle città più vivibili d’Italia
Qualità della vita 2018: anche quest’anno Italia Oggi con la collaborazione dell’Università La Sapienza di Roma ha pubblicato la classifica, regione per regione, dei comuni e delle province italiane dove si vive meglio.
Qualità della vita 2018: Roma scivola mentre Bolzano si riconferma prima
Salta all’occhio la notevole perdita di campo di Roma che è passata dal 67esimo posto all’85esimo, 18 posizioni che si fanno notare.
Al primo posto della classifica si riconferma Bolzano, a seguire Trento e Belluno.
I parametri presi in considerazione sono 9: criminalità, disagio sociale e personale, tempo libero, popolazione, tenore di vita, sistema salute, affari e lavoro, ambiente, servizi finanziari e scolastici.
Qualità della vita 2018: il divario tra Nord e Sud è ancora notevole
Roma non è stata l’unica a perdere campo, anche Firenze perde parecchi posti passando dal 37esimo posto al 54esimo, Milano al contrario migliora e acquista due posti fino ad arrivare al 55esimo, seguita da Siena che riconquista sette posizioni arrivando ad essere settima. Napoli e Palermo restano sul fondo della classifica, il capoluogo siciliano è al 106esimo posto. Insieme a Palermo e Napoli ci sono Siracusa e Catania, ma la peggiore di quest’anno è Vibo Valentia.
I dati finali dimostrano quanto ancora sia accentuato il divario tra nord e sud, che più degli ultimi anni si palesa con la classifica. Le uniche città del sud a far parte della prima metà della classifica sono Matera e Teramo.
In un anno c’è comunque un miglioramento, rispetto al 2017 ci sono tre province in più in cui la qualità della vita è giudicata buona e accettabile. Per affari e lavoro il podio va a Trento, Blzano e Bologna, come offerta finanziaria e scolastica le migliori sono Parma, Siena, Trento e Piacenza, la più sicura risulta essere Treviso, mentre il sistema sanitario più efficiente appartiene a Isernia, Pisa, Ancona, Siena e Milano.