Si indaga su Gisella Cardia e Gianni della Madonna di Trevignano per truffa in concorso, con Luigi Avella che denuncia donazioni sospette. Le donazioni cash, non registrate, sollevano il dubbio sulle finanze dell’associazione, con un incremento esponenziale di fondi che potrebbero non essere destinati in beneficenza. Il caso coinvolge seguaci anche all’estero, con un sito francese di supporto alla Madonna di Trevignano che genera numerose visualizzazioni. Paola Felli denuncia una struttura piramidale di supporto all’associazione. Inoltre, dubbi sulla trasparenza del sito francese e la sua relazione con Lourdes sono emersi, evidenziando la necessità di ulteriori indagini.
Si sta indagando su Gisella Cardia e Gianni della Madonna di Trevignano, accusati di truffa in concorso. Tra i principali accusatori vi è Luigi Avella, ex fedelissimo di Gisella e della Madonna di Trevignano, che segnala di aver effettuato grosse donazioni all’associazione. Le donazioni, spesso in contanti e non registrate, hanno destato sospetti poiché in parte non sono state destinate in beneficenza come promesso.
Roberta Spinelli di Storie Italiane solleva dubbi sulle donazioni, chiedendosi quanti siano i sostenitori effettivi della presunta veggente e quanto di ciò sia riportato trasparentemente nei bilanci. Gli incontri, ora spostati online, coinvolgono anche seguaci stranieri, soprattutto francesi e polacchi. I dubbi sulle pratiche dell’associazione si concentrano sulle donazioni cash e sulle modalità di acquisizione di fondi.
Luigi Avella sostiene che le donazioni continuino, ma resta incerto se questo sia il caso, considerando che le informazioni provengono solo dagli accusatori. Paola Felli, ex portavoce dell’associazione, rivelando una struttura piramidale diffusa nel mondo. I dubbi su un sito francese senza collegamenti con l’italiano sollevano ulteriori interrogativi sulla trasparenza delle pratiche. Don Aldo sottolinea la necessità di verità e non credulità riguardo ai presunti fenomeni soprannaturali associati alla Madonna di Trevignano.
Si indaga su Gisella Cardia e Gianni della Madonna di Trevignano, accusati di truffa in concorso. Fra i principali accusatori vi è Luigi Avella, ex fedelissimo di Gisella e della Madonna di Trevignano, che da tempo segnala di aver effettuato grosse donazioni all’associazione in questione. A far sospettare il fatto che le donazioni siano aumentate in maniera esponenziale negli ultimi anni, arrivate a superare i 90mila euro, ma di questi solo 19mila sarebbero stati destinati in beneficenza. Per Roberta Spinelli di Storie Italiane, bisogna inoltre capire quanti siano i soldi donati cash, quindi non registrati, alla luce anche delle varie testimonianze raccolte dal programma di Rai Uno.
Si domanda anche Roberta Spinelli: “Quanti stanno ancora sostenendo la presunta veggente, e quanti saranno riportati in maniera trasparente sul bilancio?” Da settembre gli incontri avvengono in casa di Gisella, ma il tutto si è spostato sul web e non riguarda solo l’Italia. C’è anche un sito francese che ha già superato quota 448mila visualizzazioni. A riguardo Luigi Avella conferma i seguaci esteri: “Gisella è molto legata a Francia e Polonia”. Tutto fa pensare a Lourdes, un business che non si è mai fermato, precisa ancora l’inviata di Storie Italiane.
Per Avella: “Le donazioni stanno continuando”. Ovviamente non è certo se il tutto sta continuando, visto che si tratta solamente delle parole degli “accusatori”, ma i dubbi ci sono. “E’ vero che i bilanci sono specchiati ma il vulnus sono quei soldi che sfuggono, le donazioni cash. Quante persone donano durante gli incontri e quante adesso lo fanno visto che gli incontri avvengono in un luogo chiuso?”, aggiunge ancora l’inviata di Storie Italiane.
Questa mattina dovrebbero iniziare gli esami irripetibili su 3 statuine della Madonna di Trevignano e un quadro, ha precisato ancora Roberta Spinelli: “A breve lo sapremo”. Di nuovo sul sito francese: “Non ha collegamenti con quello italiano e i volantini distribuiti a Lourdes per noi sono la prova del nove”, con riferimento ad una brochure che viene appunto distribuita ai fedeli che si recano a Lourdes, dove viene sponsorizzata la Madonna di Trevignano. Don Aldo aggiunge: “Qui di fede e di religione non c’è nulla, come è arrivato a Lourdes non lo sappiamo ma vogliono continuare a promuovere il tutto nonostante la Chiesa ha detto che non sono fenomeni soprannaturali, i credenti non devono essere creduloni”.
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