Raid negli Stati Uniti in Yemen: Quattro Houthi Eliminati

Raid negli Stati Uniti in Yemen: Quattro Houthi Eliminati

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Attacchi aerei in Yemen: i ribelli Houthi denunciano vittime

ROMA (ITALPRESS) – La situazione nella provincia di Hodeida, in Yemen, si sta intensificando con i recenti attacchi aerei che, secondo i ribelli Houthi, hanno provocato la morte di quattro persone. Questi attacchi aerei notturni sono stati attribuiti agli Stati Uniti, suscitando una forte condanna da parte del portavoce del ministero della Salute Houthi.

Bilancio delle vittime e dichiarazioni ufficiali

Il portavoce Houthi, Anees Alasbahi, ha dichiarato: “Il bilancio delle vittime dell’aggressione americana che ha preso di mira l’edificio Water Management nella provincia di Hodeida è ora di quattro martiri e tre feriti”. Questo aggiornamento segna un incremento rispetto al precedente numero di tre morti segnalati. L’infrastruttura idrica, così come altre aree strategiche controllate dai ribelli supportati dall’Iran, sono state al centro della denuncia Houthi, che sostiene che questi attacchi siano mirati e intenzionali.

I media locali hanno evidenziato come, oltre a Hodeida, ci siano stati attacchi anche nella regione nord-occidentale di Hajjah e nella roccaforte settentrionale del gruppo, Saada. Secondo le informazioni disponibili, le operazioni aeree degli Stati Uniti non sono state confermate ufficialmente e sollevano nuove interrogativi sulla strategia militare statunitense nella regione, nonché sul coinvolgimento in un conflitto che ha già provocato una grave crisi umanitaria.

Il notiziario Al Masirah, vicino ai ribelli Houthi, ha riportato anche il commento del leader del movimento, Abdul-Malik al-Houthi, il quale ha affermato: “Le aggressioni americane non fermeranno il nostro impegno nella lotta per la libertà e la sovranità del nostro paese”. Questa posizione si inserisce in un contesto geopolitico complesso, dove l’Iran e i suoi alleati stanno affrontando le forze sostenute dagli Stati Uniti e dai loro alleati regionali.

Contesto storicosociale del conflitto in Yemen

La guerra civile yemenita, scoppiata nel 2014, ha visto i ribelli Houthi, appartenenti alla minoranza sciita zaida, opporsi al governo riconosciuto a livello internazionale e sostenuto da una coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita. Questo conflitto ha generato una delle crisi umanitarie più gravi al mondo, con milioni di persone in condizioni di estrema povertà e vulnerabilità.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha più volte sollecitato un cessate il fuoco e ha cercato di facilitare colloqui di pace tra le parti coinvolte. In questo contesto, le azioni militari non solo aggravano la situazione sul campo ma ostacolano anche i tentativi di trovare una soluzione diplomatica al conflitto. Antonio Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite, ha recentemente affermato: “Il mondo non può restare in silenzio di fronte a questa emergenza. È imperativo trovare una strada verso la pace”.

Le notizie degli attacchi aerei e delle vittime civili sollevano preoccupazioni a livello internazionale. Il conflitto in Yemen, infatti, ha un impatto diretto sulla stabilità della regione e sulla sicurezza globale. Organizzazioni umanitarie come Amnesty International e Human Rights Watch hanno documentato ripetute violazioni dei diritti umani e hanno chiesto responsabilità per coloro che perpetuano la violenza.

Reazioni internazionali e prospettive future

Le reazioni internazionali agli attacchi aerei su Hodeida non si sono fatte attendere. Diversi paesi, tra cui Cina e Russia, hanno espresso la loro forte opposizione all’uso della forza e hanno chiesto l’immediata cessazione delle ostilità. Il governo statunitense, dal canto suo, si è limitato a confermare che sta monitorando la situazione, ma non ha rilasciato commenti specifici riguardo agli attacchi riportati dai ribelli Houthi.

In un’intervista, il portavoce del Dipartimento di Stato americano ha affermato: “Gli Stati Uniti sono impegnati nel supporto alle operazioni umanitarie e nell’assistenza al popolo yemenita, ma la nostra posizione sulla sicurezza regionale resta fermamente orientata contro il terrorismo e le minacce alla stabilità”. Questo riflette un approccio più cauto rispetto al passato, in un contesto dove le tensioni regionali sono alte.

Agli occhi della comunità internazionale, la situazione in Yemen rimane critica. Ogni giorno aumenta il numero delle vittime, mentre la popolazione civile continua a soffrire a causa della guerra. In questo scenario, la ricerca di un accordo pacifico diventa sempre più urgente e fondamentale per garantire un futuro migliore per il popolo yemenita.

-Foto IPA Agency-(ITALPRESS).

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