Rebus Governo: lunedì nuovo giro di Consultazioni

Rebus Governo: lunedì nuovo giro di Consultazioni

A due mesi dal voto, l’ Italia non ha ancora un governo e allora ecco rientrare in scena il presidente Sergio Mattarella che propone per la giornata di domani, lunedì 7 maggio, un nuovo giro di consultazioni.

Saranno consultazioni flash, le terze, molto accelerate, venti minuti per uno, e tutte concentrate in una sola giornata, lunedì. Sarà quella l’ultima chiamata, l’ultima occasione, come spiega Sergio Mattarella, per verificare “se a distanza di due mesi i partiti hanno altre prospettive di governo”.

Governo tregua

È quindi più che probabile che il giro di consultazioni – che stavolta inizierà con il partito più grande, il M5S, e finirà sempre lunedì con i presidenti delle Camere – si concluderà con un nulla di fatto, ma servirà al Presidente per prendere nota dei numeri parlamentari e dei desideri programmatici più urgenti di ogni singolo partito. Un lavoro di supplenza che Mattarella sperava di non dover fare, ma lo stallo è tale e i rischi del Paese sono talmente alti da richiedere un supplemento di iniziativa. Raccolti numeri, disponibilità e desideri, è molto probabile che Mattarella si riservi di tirare le conclusioni per l’indomani. Martedì, quindi, potrebbe rivolgere un invito fermo e chiaro a partiti e schieramenti affinchè permettano al Paese di avere un governo all’altezza degli appuntamenti che ci attendono. dalla legge di Bilancio, al G7 in Canada sino al Consiglio europeo di fine giugno.

Un esecutivo di tregua o di emergenza per arrivare almeno a fine anno e che al Quirinale si proverà a comporre se ci sarà la disponibilità dei partiti a sostenerlo in modo da evitare che la crisi politica non diventi crisi istituzionale qualora il governo venisse bocciato dal Parlamento.I nomi che circolano sono altisonanti: il palermitano Alessandro Pajno  o ancora Giuseppe Lattanzi o ancora l’ economista Lucrezia Reichlin.

Il no dei Cinque  Stelle

Luigi Di Maio, leader pentastellato, dice no a un governo di tregua definendo “traditori del popolo” i partiti disposti a sostenerlo e chiede il voto subito. Secondo il Movimento Cinque Stelle sarebbe più giusto tornare alle urne a giugno, cosa impossibile dati i tempi delle europee. ” Il voto del 4 marzo ha dato un segnale di cambiamento enorme, eravamo, afferma Toninelli, forze antisistema nel senso più positivo. Salvini ha sprecato l’occasione della sua vita per fare un governo altro che di sei mesi. Ha preferito stare con Berlusconi, un pluricondannato, che più passato non può essere. Noi – conclude – non facciamo governi balneari”.

Salvini possibilista

“Vorrei sedermi con i Cinquestelle volentieri per concordare modi, tempi e nomi per il governo”, afferma Salvini. “È due mesi che cerco un dialogo con loro, posso portare pure la colazione a letto”. Quanto alla legge elettorale da portare a casa entro dicembre, chiarisce: “Sono pronto a ragionare sia sul premio alla lista sia alla coalizione”.

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