Referendum Turchia, Erdogan accusato di brogli: l’opposizione protesta
- I’mLa Turchia si avvia sempre più verso una “falsa democrazia”. L’Alto consiglio elettorale turco ha respinto i ricorsi dell’opposizione per l’annullamento del referendum di domenica sull’estensione dei poteri del presidente Recep Tayyip Erdogan. Il leader turco è stato recentemente accusato di brogli. Dieci membri dell’Ysk (l’alto consiglio elettorale) su 11 hanno votato contro l’annullamento del voto. Lo riporta la televisione privata Ntv. L’Ysk aveva deciso di considerare valide le schede sulle quali non compare il timbro ufficiale degli scrutatori, da qui i sospetti di possibili brogli.
Il principale partito di opposizione in Turchia, il Chp, proverà in ogni modo a chiedere l’annullamento del referendum. La notizia è stata data dal vice-presidente del partito, Bulent Tezcan, in un intervento in tv. Tezcan ha parlato di una “seria crisi di legittimità”: “Domani valuteremo se portare la questione alla Corte costituzionale o alla Corte europea dei diritti dell’uomo”.
Sul referendum, Erdogan ha dichiarato: “Ho una formazione calcistica. Non importa se si vince 1-0 o 5-0. L’obiettivo finale è quello di vincere la partita”.
Erdogan ha negato con forza che il referendum sia un passo verso una simil-dittatura: “Dove esiste la dittatura, non c’è un sistema presidenziale. Qui abbiamo le urne. La democrazia trae la sua forza dal popolo. È quella che chiamiamo volontà nazionale”.