Reporter nipponica muore per troppo lavoro: fenomeno diffuso in Giappone

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Un reporter giapponese è morta di infarto a soli 31 anni per il troppo lavoro. Sembra una cosa incredibile per noi, eppure in Giappone queste morti sono frequenti e hanno un nome ben preciso: «karoshi». Si tratta del fenomeno del superlavoro che interessa il 23% dei lavoratori nipponici.

La donna aveva accumulato nell’ultimo mese  159 ore di straordinari, riposandosi per soli due giorni. Alla fine la 31enne giapponese Miwa Sado, giornalista della televisione pubblica Nippon Hōsō Kyōkai (NHK), non ha retto questi ritmi forsennati ed è morta di «karoshi», termine che nella lingua nipponica indica il «decesso per troppe ore di lavoro». La tragedia risale a luglio 2013, ma è stata resa pubblica dall’emittente solo questa settimana.

Una reporter famosa nel suo paese

Miwa era una giornalista politica molto stimata nel Paese e tra giugno e luglio 2013 aveva coperto le elezioni dell’assemblea metropolitana di Tokyo e quelle della Camera alta. Tre giorni dopo il rinnovo di quest’ultima assemblea, Miwa è stata stroncata da un infarto che secondo i medici è stato causato dallo stress accumulato.

Fenomeno diffuso in Giappone

Il fenomeno del «karoshi» non è affatto raro in Giappone. Secondo le statistiche rilasciate dal governo, negli ultimi 18 mesi sono almeno 2 mila i lavoratori che si sono suicidati a causa dell’eccessivo carico di lavoro, mentre decine di altre vittime sono morte per attacchi di cuore, insufficienze respiratorie e altri malanni provocati dal karoshi. Si tratta anche di un problema culturale: la dedizione dei dipendenti che li porta a lavorare tante ore in più spesso non migliora la produttività aziendale.
Dal dicembre 2015 il governo guidato da Shinzō Abe, dopo l’ennesimo caso di karoshi che ha fatto grande scalpore nel Paese, ha aperto un dibattito nazionale sul problema.

Lo stato ha pensato di massimizzare gli straordinari mensili a 100 ore e di introdurre sanzioni per le aziende che consentono ai loro dipendenti di superare il limite. Tuttavia i numeri restano allarmanti. Secondo il libro bianco pubblicato dal governo nel 2016, almeno uno su 5 dipendenti in Giappone è a rischio morte per il sovraccarico di lavoro e il 22,7% delle aziende intervistate dichiarano che una parte dei loro dipendenti accumula in media 80 ore di straordinari al mese.

Lo studio dimostra anche che i dipendenti giapponesi lavorano molto più a lungo dei loro colleghi nei Paesi occidentali e nel 2015 si sono concessi in media solo 8,8 giorni di ferie, meno della metà dei giorni di congedo di cui possono usufruire.

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