Riforma Aifa, Salutequità: Il coinvolgimento dei pazienti è fondamentale

Riforma Aifa, Salutequità: Il coinvolgimento dei pazienti è fondamentale

L’Agenzia Italiana del Farmaco svolge un ruolo cruciale per la Salute e l’accesso alle cure dei pazienti. La recente riforma dell’AIFA mira a migliorare il coinvolgimento delle Associazioni dei pazienti nei processi decisionali e ad accelerare l’accesso alle terapie, soprattutto per malattie rare. Tuttavia, manca ancora un coinvolgimento strutturale e sistematico delle Associazioni dei pazienti nelle politiche farmaceutiche nazionali. È necessario un maggiore sforzo per semplificare le procedure e monitorare l’equità di accesso ai farmaci a livello regionale. La mancanza di indicatori specifici su tempi ed equità di accesso rappresenta una significativa lacuna da colmare.

Riforma dell’AIFA e coinvolgimento delle Associazioni dei pazienti: una prospettiva critica

Il ruolo cruciale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) per la salute e l’accesso alle cure dei pazienti è indiscusso. Tuttavia, la recente ‘Riforma dell’AIFA’ solleva interrogativi sul coinvolgimento delle Associazioni dei pazienti nei processi decisionali. Sebbene la riforma abbia introdotto nuove figure e istituzioni all’interno dell’Agenzia, manca un riconoscimento formale delle Associazioni dei pazienti tra gli attori della governance. Questa mancanza di coinvolgimento si riflette anche nella composizione del Consiglio di Amministrazione e della Commissione Scientifico-Economica del farmaco, dove le Associazioni dei pazienti sono escluse.

La strategia adottata dall’European Medicines Agency (EMA), che riserva due posti ai rappresentanti delle Organizzazioni dei pazienti nel suo Consiglio di Amministrazione, pone l’Italia in una luce meno inclusiva. Le Associazioni dei pazienti svolgono un ruolo attivo nei processi decisionali presso l’EMA, contribuendo alla nomina del Direttore Esecutivo e partecipando ai Comitati scientifici. Al contrario, in Italia, il coinvolgimento delle Associazioni dei pazienti nella Commissione dell’AIFA è limitato a un ruolo puramente informativo, privo di peso decisionale.

Oltre alla questione del coinvolgimento delle Associazioni dei pazienti, la riforma dell’AIFA affronta anche sfide legate ai tempi di accesso alle terapie. Sebbene siano state apportate modifiche per semplificare i processi decisionali, la riduzione dei tempi di accesso resta un obiettivo urgente. Le procedure di trasmissione in Gazzetta Ufficiale e i Prontuari Terapeutici Ospedalieri Regionali rappresentano ostacoli che compromettono l’equità di accesso ai farmaci, soprattutto per i pazienti con malattie croniche e rare.

Per garantire un effettivo miglioramento nella tempestività ed equità di accesso ai farmaci, è necessario un approccio più inclusivo che coinvolga attivamente le Associazioni dei pazienti e tiene conto dei bisogni degli utenti. La revisione delle politiche farmaceutiche dovrebbe essere guidata dalla prospettiva e dall’esperienza delle persone interessate, contribuendo così a un sistema farmaceutico più equo ed efficace per tutti.

Analisi critica della riforma dell’AIFA e il coinvolgimento dei pazienti

La riforma dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha introdotto importanti cambiamenti nella governance e nei processi decisionali riguardanti l’accesso ai farmaci, soprattutto per i pazienti con malattie croniche e rare. Tuttavia, è emersa la mancanza di un coinvolgimento strutturato delle Associazioni dei pazienti nei processi decisionali dell’Agenzia, a differenza di quanto avviene ad esempio presso l’European Medicines Agency (EMA).

La nuova Commissione Unica Scientifica-Economica del farmaco dell’AIFA, se da un lato ha semplificato le procedure eliminando il doppio passaggio dei dossier, dall’altro presenta un numero ridotto di membri rispetto al passato, senza un significativo potenziamento della dotazione organica degli uffici. È necessario garantire un equilibrio tra l’aspetto scientifico e quello economico per assicurare un tempestivo accesso ai farmaci.

Inoltre, le procedure di trasmissione delle Determine in Gazzetta Ufficiale richiedono ancora troppo tempo, rallentando l’accesso dei pazienti alle terapie. Sarebbe opportuno semplificare questa procedura, ad esempio pubblicando le Determine direttamente sul sito dell’AIFA. È inoltre fondamentale ridurre i tempi di accesso anche a livello regionale, considerando l’impatto dei Prontuari Terapeutici Ospedalieri Regionali sull’equità di accesso.

Infine, la mancanza di indicatori specifici sul tempestivo accesso ai farmaci nelle regioni rappresenta una significativa lacuna. È necessario implementare un sistema di monitoraggio e valutazione delle performance regionali per garantire un accesso equo ai farmaci a tutti i pazienti, come parte integrante della missione dell’AIFA.

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