Riforma Madia, visite fiscali ripetute per i lavoratori assenti

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La riforma Madia per la pubblica amministrazione prende forma. Il testo di legge sarà revisionato a metà febbraio. La proposta, tra le altre cose, punta a un polo unico della medicina fiscale in capo all’Inps, che si occuperà di accertare lo stato di malattia dei dipendenti privati e statali.

Nuovi criteri per l’accertamento delle malattie, tra cui la possibilità di visite fiscali ripetute. I rinnovi contrattuali prevederanno la specificazione di alcune norme di fruizione dei permessi, come la legge 104 del 1992, rivedendo le regole sui preavvisi. Prevista, inoltre, la modifica delle fasce orarie di reperibilità a casa durante il periodo di malattia.

Con le novità per i licenziamenti per i “fannulloni”, lo Stato dovrebbe beneficiare di un risparmio netto. L’agenzia stampa “Adnkronos” elabora i dati delle pubblicazioni del ministero dell’economia per il 2015: “Vola la spesa complessiva dello Stato, in sette anni, passando da 524 miliardi di euro del 2008 a 600,3 miliardi del 2015 (+14,5%). Il consistente taglio delle uscite regionali, che è passato da 274,5 miliardi a 259,7 miliardi (-5,4%), è stato più che compensato da enti e fondi, dall’Inps a palazzo Chigi, che hanno fatto lievitare il totale di 76,3 miliardi. Le quote elargite a enti e fondi sono passate da 137,9 miliardi a 199,5 miliardi (+44,7%), a cui bisogna sommare la spesa non regionalizzabile che da 111,6 miliardi è salita a 141 miliardi (+26,3%)”.

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