Rito della punzicuta: significato e procedura di affiliazione alla mafia. Un simbolo di potere

Rito della punzicuta: significato e procedura di affiliazione alla mafia. Un simbolo di potere

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Il rito della punciuta, antico e simbolico, persiste ancora oggi nonostante ipotesi di modifiche nella struttura della mafia. Il giuramento e le regole ritrovate in un covo confermano la sua pratica attuale. Descritto dettagliatamente da Tommaso Buscetta, il rituale d’iniziazione prevede la puntura del dito con un ago e il giuramento solenne davanti a un’immagine sacra. Nel tempo sono state apportate modifiche e esclusioni, ma il simbolismo religioso del rito ha contribuito a saldare il vincolo criminale. Il mito dell’iniziazione è ancora presente e il rito della punciuta è diventato un potente simbolo del potere mafioso.

Il Rito della Punciuta: Un Antico Rituale della Mafia che Persiste Ancora Oggi

Il rito della punciuta è un antico rituale mafioso che, nonostante gli anni, continua a resistere al tempo. Si pensava che negli anni ’90 la mafia avesse abbandonato questo rituale per basare l’affiliazione solo sul legame di sangue, ma nel 2007 sono stati ritrovati la formula del giuramento e le regole da seguire, dimostrando che il rito tradizionale persiste.

Il pentito Tommaso Buscetta ha raccontato dettagliatamente il suo ingresso nella mafia siciliana attraverso il rito della punciuta. Anche oggi, si parla di questo rituale nel programma Insider condotto da Roberto Saviano, che ha incontrato un killer di Cosa Nostra affiliatosi tramite questo antico cerimoniale.

La cerimonia della punciuta richiede la presenza di un padrino che presenta il nuovo membro agli altri affiliati. Inizialmente si utilizzava una spina d’arancio o spille dorate per pungere il dito con cui si spara, facendo gocciolare il sangue su un’immagine sacra. Nel tempo, il rituale è stato modificato includendo esclusioni e riducendo il numero di presentazioni.

Il rito della punciuta ha forti richiami religiosi che contribuiscono a cementare il legame criminale. La sua importanza è stata evidenziata anche dal procuratore Renato Nitti, che ha studiato questo rituale di affiliazione. Questo antico rituale ha assunto un significato simbolico di potere all’interno della mafia, influenzando una generazione di mafiosi in Sicilia.

Il Rito della Punciuta e la Persistenza delle Tradizioni Mafiose

Il rito della punciuta ha radici antiche che resistono al tempo e alle evoluzioni della criminalità organizzata. Nonostante negli anni si sia ipotizzato che la mafia potesse aver abbandonato questo rituale in favore del legame di sangue, nel 2007 sono state ritrovate prove concrete della sua persistenza. La formula del giuramento e l’elenco delle regole sono stati scoperti nel covo di due latitanti, confermando che il rito tradizionale è ancora praticato.

Tommaso Buscetta, pentito di spicco, ha dettagliatamente raccontato il suo ingresso nella mafia siciliana attraverso la punciuta. Oggi, questo tema viene affrontato anche da Insider, il programma condotto da Roberto Saviano, che ha intervistato un killer di Cosa Nostra affiliatosi tramite questo rito esclusivo agli uomini “riservati”.

La cerimonia della punciuta non può svolgersi senza la presenza di un padrino che presenta il nuovo membro agli altri affiliati. L’utilizzo di uno spillo per pungere il dito indice e il giuramento solenne davanti a un’immagine sacra sono ancora parte integrante di questo rituale. Nel tempo, il processo di iniziazione è stato modificato per adattarsi ai cambiamenti nell’organizzazione mafiosa.

Il rito della punciuta, con richiami religiosi, salda il vincolo criminale tra i membri della mafia. Alcuni studi condotti dalla magistratura pugliese hanno evidenziato la sua importanza nella cultura mafiosa, confermando che l’affiliazione a una cosca è considerata una partecipazione attiva all’organizzazione criminale. Questo giuramento, simbolo del potere della mafia, è diventato un mito per una generazione di mafiosi in Sicilia, contribuendo a mantenere vive le tradizioni criminali del passato.

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