Roberta Ragusa, il pm chiede 30 anni per il marito

Il procuratore di Pisa non ha dubbi: «Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa, è colpevole e va condannato a 30 anni di carcere». L’accusa è di omicidio volontario e distruzione di cadavere, nel corso della requisitoria si è ripercorsa tutta la vicenda definendo “prove” quelle che per la difesa sono sempre stati solo indizi. In caso di condanna (la sentenza è attesa per il 21 dicembre) Logli non potrebbe essere condannato a più di vent’anni perché ha chiesto il rito abbreviato.

Gli avvocati della difesa hanno chiesto l’assoluzione piena di Logli per «assoluta mancanza di prove». Logli era stato prosciolto il 6 marzo del 2015 dal gup di Pisa, ma il 16 marzo del 2016 la prima sezione penale della Cassazione aveva annullato il provvedimento, ordinando che l’inquisito tornasse davanti a un giudice per un eventuale nuovo processo. Infine la decisione della difesa di chiedere il rito abbreviato. «Non per ammissione di colpa —, avevano spiegato i legali di Logli — ma perché certi dell’assoluta innocenza del nostro assistito».

Un elemento importante è Gozi e la sua testimonianza.

Roberta Ragusa scomparve all’età di 45 anni la notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012 (la stessa del naufragio della Concordia) dalla villetta dove viveva con il marito e due figli dalla sua abitazione di Gello.

La lettura della sentenza è prevista nella prossima udienza in programma il 21 dicembre. L’ipotesi è che l’omicidio sia avvenuto al culmine di una lite per motivi di gelosia e poi sia stato distrutto il cadavere. Il corpo di Roberta non è mai stato ritrovato. Il marito, insieme al suocero di Roberta individuano come possibile ipotesi della scomparsa l’allontanamento volontario.

Il diario di Roberta Ragusa, un quadernetto che la donna aggiornava continuamente e finora tenuto inedito per scopi investigativi, potrebbe tornare utile per cercare di capire la dinamica della scomparsa della donna, che gli inquirenti ritengono sia stata uccisa dal marito dopo che aveva scoperto il suo tradimento con la loro ex babysitter e amante.

Tramite la trasmissione “Chi l’ha visto?” si è venuto a conoscenza di lettere scritte da Roberta  in cui la donna manifesta il suo malessere nei confronti di un marito che la ignora come donna e si evidenzia una situazione tragica e al limite poiché la donna tenta di salvare un rapporto che il marito ignora. Logli dice che va lì per verificare se Roberta è andata in quel luogo per piangere sulla tomba della madre che è sepolta lì, ma questa versione non convince gli inquirenti, soprattutto per il fatto che nel cimitero vi sono sei botole vuote.