Rocca: Maggiore Accesso agli Ambulatori per Disturbi Alimentari e Rete di Riabilitazione nel Lazio

Rocca: Maggiore Accesso agli Ambulatori per Disturbi Alimentari e Rete di Riabilitazione nel Lazio

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Giornata Nazionale del ‘Fiocchetto Lilla’: Un Ricordo Importante

Il 15 marzo rappresenta una data significativa per la sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare in Italia, in memoria di Giulia Tavilla, una giovane di diciassette anni di Genova che ha perso la vita nel 2011 a causa delle conseguenze della bulimia. La Giornata nazionale del ‘fiocchetto lilla’, istituita grazie alla volontà dei genitori di Giulia, mira a far luce su una problematica di salute pubblica sempre più diffusa, soprattutto tra i giovani. Questa iniziativa è sostenuta da diverse autorità e associazioni impegnate nella lotta contro i disturbi alimentari, un tema che favorisce la presa di coscienza e il dialogo su argomenti delicati e complessi.

Recenti dati dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù evidenziano un preoccupante aumento del numero di adolescenti colpiti da disturbi alimentari. Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, ha condiviso queste informazioni, sottolineando la necessità urgente di intervenire. “Le ultime ricerche ci dicono che l’età dei pazienti affetti da disordini alimentari si sta abbassando”, ha dichiarato Rocca in un post su Facebook, evidenziando l’importanza di una risposta adeguata e tempestiva da parte delle istituzioni.

Interventi e Sviluppi nella Regione Lazio

In risposta a questa crescente emergenza, il presidente Rocca ha annunciato una serie di misure volte a migliorare il supporto per chi soffre di disturbi alimentari nel Lazio. “Abbiamo potenziato tutti gli ambulatori delle 10 Asl presenti nella regione, per garantire un servizio omogeneo ai cittadini”, ha affermato, evidenziando l’impegno delle autorità sanitarie nel fornire assistenza efficace. Tra queste iniziative c’è l’approvazione imminente della Rete per i Disturbi dell’ Alimentazione, che prevede l’introduzione del ‘pasto assistito’. Questo programma offre un percorso di riabilitazione alimentare coordinato da un’équipe multidisciplinare, permettendo di affrontare la questione da più prospettive.

Le parole del presidente sono corroborate da esperti nel settore della salute mentale e dell’alimentazione. La dottoressa Alessandra Pavia, psicologa e nutrizionista, ha dichiarato: “Il supporto familiare e un approccio multidisciplinare sono fondamentali per il recupero di questi pazienti. È essenziale che ognuno di noi, come comunità, faccia la propria parte per creare un ambiente positivo”. I disturbi alimentari, infatti, sono spesso legati a fattori culturali e sociali, e un approccio integrato è cruciale.

Rocca ha anche menzionato la necessità di un cambiamento culturale per combattere le fake news e i messaggi sbagliati che spesso circolano sui social media. “Solo attraverso una sinergia attiva tra il sistema scolastico, quello familiare e le istituzioni riusciremo a sradicare questa problematica da una radice profonda”, ha affermato. La lotta contro i disturbi del comportamento alimentare non può avvenire in modo isolato; richiede un impegno collettivo e una strategia ben definita.

Numerosi esperti e associazioni stanno già lavorando per promuovere una cultura del benessere e della salute, contrastando i modelli di riferimento negativi che possono influire sulla percezione del corpo e delle abitudini alimentari. L’associazione ‘Sabrina per la vita’, ad esempio, sta attivamente offrendo supporto alle famiglie e ai pazienti attraverso programmi di informazione e sensibilizzazione.

Il Ruolo Fondamentale delle Famiglie e della Comunità

La famiglia gioca un ruolo cruciale nell’educazione e nel supporto dei giovani, specialmente in un contesto sociale caratterizzato da immagini e messaggi distorti riguardanti il corpo e l’alimentazione. La psicologa Claudia Verdi ha sottolineato l’importanza di un dialogo aperto in famiglia: “È fondamentale che i genitori ascoltino e supportino i propri figli, creando un ambiente in cui ci si senta al sicuro per discutere di problemi legati all’alimentazione e all’autostima”. L’importanza di intervenire precocemente, prima che un disturbo diventi cronico, è essenziale per migliorare le prospettive di recupero.

In tal senso, la Regione Lazio è intenzionata a non lasciare soli i pazienti e le loro famiglie. Le iniziative mirano a fornire strumenti e supporto affinché l’individuo possa riappropriarsi della propria vita. “Continuare a lavorare per garantire il benessere non è solo un dovere, ma un investimento nel futuro delle nuove generazioni”, ha concluso Rocca.

Per maggiori informazioni sui disturbi alimentari e le iniziative di supporto, è possibile consultare le fonti ufficiali e i siti dedicati, come quello dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e delle ASL del Lazio.

– foto IPA Agency –

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