Casa popolare a Roma, migranti cacciati: “Solo italiani”
Il Comune assegna una casa popolare a degli immigrati e scoppia la rivolta degli abitanti. È successo stamattina a Roma, quartiere di San Basilio. I residenti hanno creato delle barricate e sfiorato la rissa con la polizia.
La casa popolare era stata occupata abusivamente e sgombrata poche settimane fa. Stamattina l’alloggio sarebbe dovuto essere consegnato ad una famiglia marocchina con tre bambini, la madre disoccupata e il marito operaio. La decisione non è stata gradita dagli abitanti del quartiere, che hanno protestato con slogan e frasi razziste. L’appartamento, di proprietà delle “Aziende territoriali per l’edilizia residenziale”, si trova in via Filottrano 15.
Alcuni abitanti sono scesi in strada, creando un muro umano per evitare che la famiglia potesse accedere nell’appartamento. Gli agenti, pronti a penetrare nel “muro” di persone, non è intervenuta: la famiglia così ha rinunciato ad abitare in un quartiere ostile e razzista.
I manifestanti, in protesta, ripetevano: “Non vogliamo negri né stranieri qui, ma soltanto italiani”. La polizia ipotizza che dietro la rivolta potrebbero celarsi altre motivazioni, come occupazioni abusive e spaccio di droga. San Basilio è una delle principali piazze di spaccio della capitale e le case popolari vengono usate come vedette, per avvisare in caso di arrivo della polizia. Le proteste sono durate circa due ore.
La sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha espresso la sua indignazione: “Un gesto vergognoso per Roma e per i cittadini romani”. Il Campidoglio si attiverà per trovare un alloggio alternativo.