Romania contro orsi e lupi, in 223 a rischio: gli animalisti insorgono
La Romania ha deciso di dichiarare guerra a orsi e lupi. Per difendere i suoi cittadini dalle crescenti e pericolose aggressioni dei mammiferi, spiega la ministra dell’Ambiente Gratiela Gavrilescu, il governo ha autorizzato “l’abbattimento o l’allontanamento” di almeno 150 orsi e 73 lupi a breve termine.
Gli animalisti insorgono, parlano di inutile strage. Il governo, però, è irremovibile, troppo spesso orsi e lupi sono entrati in centri abitati mettendo in pericolo la popolazione. Nel 2016, il ministro dell’Ambiente pro tempore, comunicò l’intenzione di autorizzare l’abbattimento di 552 orsi, 657 lupi e 482 linci, ma successivamente dovette rinunciare al progetto per le proteste degli animalisti e dell’opinione pubblica.
Il ministero va fino in fondo
Ora, però, il ministero sembra determinato ad andare fino in fondo. Supportato anche dalle segnalazioni di orsi in città. Nel giugno scorso, le autorità avevano dovuto prendere provvedimenti dopo avere constatato che i turisti in visita alla fortezza di Dracula a Poenari si imbattevano sovente in orsi.
L’operazione Blitzkrieg anti-carnivori comincerà nelle prossime ore, ma non comporta alcuna licenza di uccidere per cacciatori, contadini o pastori. Soltanto le autorità (polizia, gendarmeria, guardie forestali, soldati) potranno passare all’azione. La decisione è sostenuta anche da un comitato scientifico secondo il quale l’abbattimento “non mette a rischio la conservazione delle due specie” e “stimola la riproduzione degli esemplari più vigorosi”.
La reazione degli ambientalisti
Gli ambientalisti contestano: “Il ministero avrebbe fatto meglio a curare prima le cause che spingono gli orsi e i lupi a entrare nei centri abitati, non sarebbe stato impossibile procurare loro cibo lontano da città e villaggi, nelle foreste”, dice Christian Papp della sezione romena del World Wildlife Fund.
L’associazione ambientalista chiede al ministero di autorizzare “caso per caso l’abbattimento, e soltanto di orsi che abbiano assalito uomini o provocato seri danni” e sottolinea come la deroga non prevede un numero sufficiente di guardacaccia per evitare i pericoli di un’eliminazione selvaggia delle due specie. L’esecutivo ignora gli appelli. Negli ultimi tempi si sono verificati pericolosi attacchi a persone da parte di orsi e lupi.
In Romania si stima che vivano allo stato libero circa seimila orsi (il 60% dei plantigradi di tutta Europa) e tra 2500 e 3000 lupi.