Russia, violenza domestica depenalizzata: sarà solo un illecito
La violenza domestica e i maltrattamenti familiari in genere, in Russia, presto non saranno più reato. La Duma ha infatti approvato in via definitiva un controverso progetto di legge, con cui la Russia depenalizza le violenze domestiche, che diventano così un illecito amministrativo.
La nuova legge, per essere varata ha bisogno ora del via libera, abbastanza scontato, del Consiglio della Federazione (il Senato) e della firma del presidente Vladimir Putin.
Il documento rende la violenza domestica – definita in modo specifico come percosse contro un parente – una responsabilità civile, con possibilità di essere considerata reato penale, solo se se chi l’ha commessa sia già stato condannato per lo stesso motivo, in caso contrario si va incontro solo a una multa.
La Corte Suprema aveva già depenalizzato in precedenza le percosse che non infliggono danni fisici, ma aveva lasciato fuori le violenze contro i familiari, lasciando scontenti i parlamentari più conservatori, secondo i quali la nuova legge “renderà più forti le famiglie”.
Il Segretario generale del del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland, ha già espresso preoccupazione per il provvedimento, l’adozione di una tale legge rappresenterebbe un evidente passo indietro. Il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, dal canto suo ha definito l’iniziativa di Jagland come una pressione inaccettabile e ha spiegato che, secondo i sondaggi, il 60% dei russi è a favore di una linea piu’ morbida nei confronti dei maltrattamenti in famiglia, che non arrecano seri danni alla vittima. Il disegno di legge ha suscitato forti critiche da parte delle associazioni che tutelano dei diritti umani.
L’organizzazione Human Rights Watch ha infatti invitato il Parlamento russo a respingere il documento, in quanto “pericoloso e incompatibile con gli obblighi internazionali della Russia sui diritti umani”.
I dati
Le vittime della violenza domestica in Russia sono per lo piu’ le donne: secondo statistiche del 2015, una donna su cinque ha subito violenze; solo il 12% di loro, pero’, si rivolge alla polizia. Secondo dati del 2013 pubblicati dal ministero dell’Interno russo, il 40% dei crimini violenti avvengono in casa e ogni anno sono 36.000 le donne che subiscono percosse dal marito. In 12.000 perdono la vita. Il 60-70% delle vittime non chiede aiuto; il 97% dei casi di violenza domestica non arriva in tribunale e piu’ volte la stampa indipendente ha denunciato la mancanza di strumenti legali in grado di tutelare le donne.