Ryanair, da ferie ai dipendenti e cancella 2.000 voli: troppi ritardi
La Ryanair ha deciso di annullare 40-50 voli al giorno per le prossime sei settimane (fino a 2.100 fino alla fine di ottobre) il motivo: “per migliorare la puntualità”.
Troppi ritardi e troppe ferie arretrate
La compagnia aerea low-cost irlandese spiega che “la puntualità sistemica è scesa al di sotto dell’80% nelle prime due settimane di settembre per una combinazione di ritardi e scioperi dei controllori di volo, del maltempo e dell’impatto crescente delle assegnazioni di ferie a piloti ed equipaggio di cabina”.
Ryanair definisce “inaccettabile per la compagnia e per i suoi clienti” che la puntualità dei suoi voli sia diminuita dal 90 a meno dell’80%” e assicura che lo standard verrà ristabilito riducendo il suo programma per le prossime sei settimane “di meno del 2% degli oltre 2.500 voli giornalieri previsti”.
Le scuse della compagnia e i rimborsi
“Ryanair – si legge nella nota – si scusa sinceramente per gli inconvenienti causati da tali cancellazioni. I clienti saranno contattati direttamente in merito a questo piccolo numero di cancellazioni e verranno offerti voli alternativi o rimborsi completi”.
Le scuse della compagnia non sono bastate a calmare la rabbia dei clienti colpiti dalla misura che hanno scelto Twitter per manifestare la propria indignazione.
Il destino di Alitalia
Intanto è scaduto il termine ultimo fissato per presentare le manifestazioni di interesse per l’acquisizione della compagnia aerea. Gli aspiranti sarebbero 13, secondo fonti vicine all’operazione. La fase due, che si è aperta con la pubblicazione del nuovo bando di gara il primo agosto scorso, è quindi già nel vivo.
Nella data room sarebbero già entrati, secondo le stesse fonti, Lufthansa, Ryanair, EasyJet e fondi di private equity Elliot, Cerberus e Greybull Capital. Della partita dovrebbe essere anche Etihad, azionista per quasi tre anni con il 49 per cento del capitale di Alitalia. Si parla anche di un interesse di una compagnia cinese, Hainan.