Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo di un lotto di salame nostrano a marchio Trentin per la presenza di Salmonella e Listeria. Il prodotto, prodotto dall’azienda Salumificio Trentin, è venduto in pezzi interi con specifiche date di scadenza e numero di lotto. Si consiglia di non consumare il salame e restituirlo al punto vendita. Nel 2024, sono stati segnalati 227 richiami alimentari con un totale di 576 prodotti. Iscriviti al servizio di allerta via email o al canale Telegram per essere aggiornato. Il Fatto Alimentare fornisce informazioni dettagliate sui richiami alimentari.
Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo di un lotto di salame nostrano, con e senza aglio, a marchio Trentin a causa della presenza di Salmonella Brandenburg e Listeria monocytogenes. Il prodotto, venduto in pezzi interi da circa 600 grammi, presenta il numero di lotto 4/37 e diverse date di scadenza nel mese di dicembre 2024.
L’azienda Salumificio Trentin, responsabile della produzione del salame richiamato, ha indicato come luogo di produzione lo stabilimento situato a Cerea, in provincia di Verona. Per precauzione, l’azienda consiglia di non consumare il salame con le date di scadenza e il numero di lotto specificati. I consumatori che possiedono il prodotto richiamato sono invitati a restituirlo al punto vendita d’acquisto.
Il Fatto Alimentare ha segnalato, a partire dal primo gennaio 2024, 227 richiami per un totale di 576 prodotti. È possibile consultare tutti gli avvisi di richiamo, ritiri e revoca sul sito web. Infine, la redattrice specializzata in alimentazione de Il Fatto Alimentare gestisce i richiami alimentari e il servizio alert, fornendo informazioni cruciali sulla sicurezza alimentare.
Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo di un lotto di salame nostrano a marchio Trentin, sia con aglio che senza, a causa della presenza dei batteri Salmonella Brandenburg e Listeria monocytogenes. Il prodotto, venduto in pezzi interi da circa 600 grammi, presenta il numero di lotto 4/37 e le date di scadenza comprese tra il 5 dicembre e il 27 dicembre 2024.
L’azienda Salumificio Trentin, responsabile della produzione del salame, ha individuato il problema nel proprio stabilimento di produzione situato a Cerea, nella provincia di Verona, con il marchio di identificazione CE IT 1341/L. Al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, viene raccomandato di non consumare il salame con le date di scadenza e il numero di lotto interessati e di restituirlo al punto vendita.
Fin dal primo gennaio 2024, Il Fatto Alimentare ha documentato ben 227 richiami, riguardanti un totale di 576 prodotti differenti. Questo evidenzia l’importanza di prestare attenzione a eventuali avvisi di richiamo per garantire la propria salute e sicurezza alimentare. Oltre alla possibilità di iscriversi al servizio gratuito di allerta via email, è disponibile anche l’opzione di ricevere notifiche tramite il canale telegram per rimanere costantemente aggiornati su eventuali richiami e ritiri di prodotti alimentari.
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