Salvini ribadisce: “L’Italia non è in conflitto con la Russia”
Durante il Annual Meeting Assarmatori 2023 a Roma, Matteo Salvini ha espresso il suo pensiero sul conflitto tra Russia e Ucraina. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti ha sottolineato che l’Italia non è in guerra con la Russia, in quanto la nostra Costituzione ripudia la guerra come mezzo per risolvere le controversie internazionali. Salvini ha ribadito che fin dal primo momento dell’invasione russa in Ucraina, il nostro Paese ha espresso solidarietà nei confronti del popolo ucraino.
Durante l’intervista a Radio Anch’io su Rai Radio 1, Salvini ha dichiarato di aver difeso l’Ucraina con ogni mezzo possibile, fornendo aiuti militari, economici e umanitari. Inoltre, l’Italia ha accolto migliaia di donne, bambini e malati in fuga dal conflitto, aprendo loro le porte delle case e delle scuole italiane. Il vicepremier ha sottolineato la sua ferma posizione contraria all’uso della forza militare italiana contro la Russia, affermando di non voler lasciare ai propri figli una terza guerra mondiale imminente.
Salvini ha evidenziato il suo impegno a favore della pace e della sicurezza internazionale, sottolineando che la priorità deve essere quella di trovare una soluzione diplomatica al conflitto tra Russia e Ucraina. Il ministro ha ricordato l’importanza del dialogo e della mediazione internazionale per prevenire un’escalation del conflitto che potrebbe avere conseguenze devastanti per l’intera Europa.
Il confronto tra Salvini e la Russia riguarda non solo la questione ucraina, ma anche le relazioni bilaterali tra i due Paesi. Il vicepremier ha ribadito la volontà dell’Italia di mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la Russia, pur esprimendo le proprie preoccupazioni per l’andamento del conflitto in Ucraina. Salvini ha sottolineato l’importanza del rispetto reciproco e della collaborazione tra le nazioni per garantire la pace e la stabilità in Europa e nel mondo.
Infine, Salvini ha evidenziato la responsabilità delle istituzioni europee nel gestire la crisi in Ucraina, sottolineando la necessità di un coordinamento efficace tra i Paesi membri dell’Unione Europea per sostenere il processo di pace e favorire una soluzione negoziata al conflitto. Il vicepremier ha concluso la sua riflessione sottolineando l’importanza della solidarietà internazionale e dell’impegno comune per prevenire nuovi conflitti e garantire un futuro di pace e prosperità per tutti i popoli.