Santanchè contro attacchi ignobili: l’affondo esplosivo al Senato
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La Ministra del Turismo affronta in Senato tutte le questioni (non giudiziarie) relative alla gestione di Visibilia e Ki Group che la riguardano.
La Ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha affrontato pubblicamente nell’aula del Senato le accuse che le sono state mosse negli ultimi giorni a seguito di alcune inchieste giornalistiche sulla gestione imprenditoriale delle sue aziende, in particolare la concessionaria pubblicitaria Visibilia e la società di investimenti Ki Group.
Durante la sua esposizione, l’esponente del partito Fratelli d’Italia ha risposto punto per punto alle accuse provenienti da quella che ha definito una “campagna di vero odio e violenza nei miei confronti”, facendo riferimento alle notizie emerse nelle ultime settimane dopo la trasmissione di Report su Rai3 del 19 giugno. La Ministra Santanchè ha sottolineato che al momento non è stata informata di alcun avviso di garanzia e ha invitato tutti i membri del Palazzo Madama a “prendere provvedimenti contro queste pratiche sporche e disgustose”.
L’ufficio stampa del Ministero del Turismo ha emesso una nota in cui si spiega che il Ministro ha appreso, tramite comunicati stampa diffusi in data odierna, che farebbero riferimento a informazioni provenienti da fonti interne della Procura della Repubblica di Milano, che risulterebbe essere iscritta nel registro degli indagati (sebbene ciò non risulti dal certificato estratto nel mese di dicembre 2022).
La nota continua spiegando che dai comunicati sembra che le informazioni siano state rese pubbliche grazie alla “de-secretazione del relativo fascicolo, avvenuta dopo il periodo di tre mesi previsto dalla legge a partire dall’inizio delle indagini”. In altre parole, secondo il documento, la de-secretazione sarebbe stata disposta intorno al mese di gennaio/febbraio 2023, mentre la notizia stessa – mai comunicata direttamente all’interessata – sarebbe stata diffusa dai mezzi di informazione proprio in concomitanza con l’audizione della Ministra al Senato.
l’audizione del Ministro: le sue dichiarazioni
Durante il suo discorso a Palazzo Madama, la Ministra Santanchè ha attaccato il quotidiano Il Domani per aver pubblicato questa mattina notizie che definisce “secretate e sconosciute a me e ai miei avvocati”: “informazioni senza indicare alcuna fonte” con l’intento di “tendere una trappola classica per colpire un ministro del governo”. La senatrice di Fratelli d’Italia, che è stata sempre difesa da Giorgia Meloni in questo periodo, assicura di “non essersi mai appropriata di nulla che non mi appartenesse né di aver abusato della mia posizione di vertice nelle aziende”. Santanchè spiega infatti: “Ho utilizzato strumenti messi a disposizione di tutte le imprese dalle leggi ancora in vigore. Il mio progetto di ristrutturazione è molto più virtuoso rispetto a quello di altre aziende nelle stesse condizioni. Essere un imprenditore e anche un politico non significa che sia vietato fare uso delle leggi vigenti. Non ho ricevuto favoritismi, ma non deve nemmeno esserci un’indebita penalizzazione ad personam”.
“Non ho mai avuto partecipazioni nel settore dell’alimentare biologico, come molti media hanno raccontato. La mia partecipazione in Ki Group non ha mai superato il 5%”, precisa la Ministra Santanchè. I banchi del governo sono al completo, ad eccezione della Meloni che si trovava a Varsavia con il suo omologo polacco. “Nonostante le notizie sui compensi astronomici da Ki Group, negli anni 2019, 2020 e 2021 ho percepito in media 9.000 euro all’anno, per un totale di 27.000 euro lordi”, continua la parlamentare di Fratelli d’Italia durante la sua esposizione dopo le varie indiscrezioni della stampa sulle sue presunte irregolarità. “I dipendenti verranno soddisfatti in tutti i loro diritti di credito, come previsto dal concordato”. Per quanto riguarda Visibilia, “non possiedo più alcuna partecipazione azionaria”.
Alle opposizioni si rivolge con sarcasmo
Daniela Santanchè affronta in modo dettagliato tutte le questioni riguardanti le sue aziende durante i suoi quaranta minuti di difesa istituzionale. Oltre a sottolineare di non avere “nessuna multa per sosta vietata da pagare”, ribadisce che per l’intera complessa operazione di risanamento delle quattro società Visibilia, ha messo a disposizione il suo patrimonio, aggiungendo che si sarebbe quasi aspettata un plauso e sfida chiunque a indicare numerose persone che impegnano tutto il loro patrimonio per salvare le aziende. Infine, lancia una stoccata finale: “Ciò che mi fa sorridere è che le critiche più feroci provengano da molti che in privato hanno un atteggiamento completamente diverso nei miei confronti e che magari prenotano nei locali che ho fondato. E mi fermo qui per amore della patria”. Convinta – conclude – che coloro che hanno scritto pagine non riusciranno mai a nascondere la verità che verrà alla luce.
Poco dopo la fine della sua esposizione, il Movimento 5 Stelle annuncia di aver presentato una mozione di sfiducia nei confronti di Daniela Santanchè tramite il capogruppo a Palazzo Madama, Stefano Patuanelli. I senatori del M5S hanno poi intonato il coro “dimissioni, dimissioni”.