Saviano: “Mi schiero con Medici Senza Frontiere”

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“Io sto con Medici senza Frontiere. Lo voglio dire ed esprimere chiaramente in un momento in cui sta avvenendo la più pericolosa delle dinamiche, ossia la criminalizzazione del gesto umanitario”. E’ quanto afferma lo scrittor e giornalista Roberto Saviano in un suo pezzo su Repubblica. 

“Sto con Medici senza Frontiere nella decisione di non firmare il codice di condotta per le Ong che fanno salvataggi in mare voluto dal ministro Minniti. È una scelta importante e sostanziale, non un capriccio. Medici Senza Frontiere difende un principio fondamentale: la neutralità. Questo significa che avere agenti armati sulle navi sarebbe la fine di questo principio”, afferma l’autore di Gomorra.

“In questa triste fase storica si sta configurando in Italia il ‘reato umanitario’. È il frutto di mesi di confusione, durante i quali tutte le parti politiche hanno soffiato – in un clima di perenne campagna elettorale – sul fuoco della paura Dall’aberrante definizione di “taxi del mare” di Di Maio sino a chi pone sullo stesso piano gli affari criminali fatti da Mafia Capitale e il business dei trafficanti con l’attività di chi salva vite. Tutti luoghi comuni banali, semplici, veloci per configurare il reato umanitario”, dice ancora lo scrittore.

Secondo Saviano, “l’indagine sulla Ong tedesca Jugend Rettet non c’entra nulla con le insinuazioni fatte sino ad oggi, tese a dimostrare che le Ong sono braccia operative dei trafficanti. Nonostante si cerchi di manipolare il più possibile – come tenta di fare l’aberrante (e come sempre ridicolo) post di Matteo Salvini che parla di Ong che hanno protetto scafisti – secondo la stessa procura di Trapani avrebbero agito “non per denaro” ma per “motivi umanitari”. In ogni caso se gli appartenenti a Jugend Rettet hanno commesso reati, verranno processati e, qualora riconosciuti colpevoli, condannati”.

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