Scandalo nel Servizio Sanitario: 70 Persone Indagate per Corruzione e Truffa in Campania

Scandalo nel Servizio Sanitario: 70 Persone Indagate per Corruzione e Truffa in Campania

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Operazione contro la corruzione nella Sanità: 70 indagati tra Napoli e Salerno

NAPOLI (ITALPRESS) – I Carabinieri del NAS hanno condotto un’importante operazione che ha portato alla luce un vasto sistema di corruzione e frode ai danni del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) nelle province di Napoli e Salerno. L’operazione è scaturita da approfondite indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, culminando in un’ordinanza di misure cautelari contro 70 indagati, accusati di associazione per delinquere finalizzata al falso ideologico e materiale, corruzione e truffa aggravata.

70 persone coinvolte: medici, imprenditori funebri e dipendenti pubblici

Tra le 70 persone coinvolte, 19 sono state arrestate e portate in carcere, mentre 51 sono state poste agli arresti domiciliari. Questo gruppo comprende medici dipendenti dell’Asl 1 Napoli Centro, titolari di imprese funebri e impiegati del Comune di Napoli. Le indagini hanno rivelato l’esistenza di un vero e proprio sodalizio criminale che ha istituito una rete di collaborazioni illecite tra referenti di imprese funebri, procacciatori, patronati, centri di assistenza fiscale (CAF) e funzionari pubblici.

Un modus operandi affermato da questo gruppo criminale prevedeva l’utilizzo di certificati falsi attestanti decessi avvenuti presso i domicili dei defunti, redatti da un medico legale. Tali documenti venivano preparati nei locali dell’ASL, precisamente negli uffici del d.s. 24 di Napoli, tramite il pagamento di somme di denaro. Grazie a questa procedura illegittima, gli imprenditori funebri erano in grado di avviare immediatamente le pratiche funerarie e di procedere a cremazioni senza il necessario prelievo del DNA, omettendo anche l’autorizzazione scritta da parte dei familiari del defunto, eludendo così le normative vigenti.

Inoltre, le certificazioni mediche rilasciate attestavano fake patologie, permettendo ai cittadini di ottenere indebitamente il contrassegno per il parcheggio riservato ai veicoli destinati al trasporto di invalidi. Questo ha scatenato indignazione e preoccupazione da parte delle autorità e dei cittadini, data la gravità del reato e l’impatto negativo su un settore già vulnerabile come quello della salute pubblica.

Un portavoce della Procura di Napoli ha dichiarato: “Le operazioni di oggi dimostrano il nostro impegno costante nella lotta alla corruzione e alle frodi nel settore della sanità. Non tollereremo comportamenti illeciti che danneggiano il diritto alla salute dei cittadini.” Questo intervento assume un’importanza fondamentale nel contesto attuale, dove la fiducia nei servizi sanitari può essere compromessa da vicende come questa.

Il comandante del NAS ha aggiunto: “L’azione dei Carabinieri è solo l’inizio di un percorso di trasparenza e legalità che intendiamo proseguire. L’obiettivo è quello di garantire un servizio sanitario che rispetti i diritti di tutti.” La battaglia contro la corruzione in ambito sanitario è un tema caldo in Italia e gli interventi delle forze dell’ordine sono cruciali per il ripristino della legalità.

Le indagini sono ancora in corso per identificare eventuali ulteriori complici e per analizzare a fondo l’operato di tutti coloro che hanno preso parte a questo giro di affari illecito. Fonti ufficiali fanno sapere che non si esclude la possibilità di sviluppi futuri in merito a queste indagini, aggiungendo che saranno resi pubblici eventuali aggiornamenti non appena disponibili.

Le autorità invitano i cittadini a prestare attenzione e a segnalare qualsiasi attività sospetta riguardante pratiche sanitarie o funebri. Con questo intervento, si spera di ristabilire la fiducia nella sanità pubblica, la quale deve garantire servizi di qualità e trasparenza a tutti i cittadini.

– Foto video Carabinieri NAS – (ITALPRESS).

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