Scandalo Oxfam, ad Haiti chi doveva soccorrere partecipava ad orge

Scandalo Oxfam, ad Haiti chi doveva soccorrere partecipava ad orge

Scandalo Oxfam. Una delle maggiori organizzazioni umanitarie al mondo, la Oxfam, è stata travolta da uno scandalo sessuale. Secondo il Times, alcuni dei suoi funzionari inviati ad Haiti per le operazioni di soccorso del terremoto del 2010, che causò oltre 300 mila morti sull’isola caraibica, organizzavano incontri con prostitute, forse anche minorenni, e orge.

Scandalo Oxfam, coinvolta anche “Save the Children”

L’inchiesta del Sunday Times si allarga anche ad altre ong. Nel 2017 la Oxfam, che ha sede centrale in Gran Bretagna, sarebbe stata coinvolta in 87 episodi di ‘comportamento improprio’ da parte del suo personale in missione all’estero, 53 dei quali denunciati alla polizia, con 20 addetti licenziati. L’organizzazione ‘Save the Children’ risulta coinvolta in 31 casi del genere (10 denunciati alle autorità) e Christian Aid in 2. ‘Save the children’ ha risposto alle accuse con una nota, in cui spiega che le indagini sui casi di abusi o molestie hanno portato a 16 licenziamenti. La ong ribadisce la tolleranza zero nei confronti di tali episodi.

Scandalo Oxfam, la replica

Anche Oxfam ha risposto, sempre con una nota: “In riferimento alle accuse che hanno coinvolto alcuni membri del team Oxfam Gran Bretagna ad Haiti nel 2011, l’organizzazione ribadisce come abbia agito in maniera dura e trasparente. Abbiamo reso pubblica anche sui media l’inchiesta interna il 5 agosto e il 5 settembre dello stesso anno, che portò al licenziamento di quattro membri dello staff e alle dimissioni di altri, incluso il direttore di Oxfam nel Paese. Ciò che abbiamo davanti – sottolinea l’ong – è un comportamento assolutamente inaccettabile da parte di un piccolo numero di persone”.

Scandalo Oxfam, le reazioni del governo britannico

Penny Mordaunt, ministra britannica per la Cooperazione Internazionale, ha definito lo scandalo Oxfam un “fallimento morale”. La ong britannica, infatti, ha ricevuto lo scorso anno 32 milioni di sterline di finanziamenti pubblici dal governo britannico. Per domani è in programma a Downing Street un incontro con i vertici dell’organizzazione umanitaria: il governo minaccia di tagliare i propri contributi. “Darò loro l’opportunità di dirmi di persona cosa hanno fatto dopo questi eventi. Vedrò se dimostrano le qualità morali di cui credo abbiano bisogno”, afferma la ministra Mordaunt. “Se non forniranno tutte le informazioni che hanno sul caso, non lavoreremo più insieme”.

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