Scandalo pedofilia Cile, si dimettono trentaquattro vescovi

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Scandalo pedofilia Cile. “Tutti noi vescovi presenti a Roma, per iscritto, abbiamo rimesso i nostri incarichi nelle mani del Santo Padre”. La decisione dopo lo scandalo per gli insabbiamenti, le coperture e le vittime inascoltate in Cile.

Ora sarà il pontefice a decidere se confermare le richieste di dimissioni. Papa Francesco aveva concluso giovedì l’ultimo dei quattro incontri con i 34 vescovi convocati a Roma dopo lo scandalo pedofilia che ha travolto la Chiesa in Cile.

Francesco li aveva convocati per discutere sulla situazione della chiesa nel grande paese latinoamericano, scossa da scandali relativi ad abusi sessuali su minori da parte di diversi membri del clero. Abusi diretti e insabbiamenti, proseguiti per anni.

Scandalo pedofilia Cile: le parole di denuncia di Papa Francesco

In dieci cartelle, Francesco parla di «negazione di ascolto e giustizia», denunce e «gravi indizi qualificati come inverosimili», «gravissime negligenze nella protezione dei bambini», sacerdoti «sospettati di praticare l’omosessualità» e messi alla guida di seminari, pedofili spostati e «accolti in altre diocesi», «documenti distrutti» per occultare prove, «pressioni» su chi doveva istruire processi. Una Chiesa «narcisistica e autoritaria», «elitarismo e clericalismo» come «sinonimi di perversione ecclesiale».

Tutto nasce dal caso Barros, il vescovo accusato di aver coperto Karadima, ora 87 anni. Il Papa inizialmente aveva difeso Barros, ma poi ha disposto un’indagine affidata in febbraio all’arcivescovo Charles Scicluna: 64 testimoni sentiti a Santiago del Cile, 2300 pagine.

Prima dei vescovi Papa Francesco ha ricevuto le vittime. Cruz, James Hamilton e José Murillo hanno accusato in particolare i cardinali Ricardo Ezzati, arcivescovo di Santiago e Francisco Javier Errázuriz, l’emerito che fa parte del «C9» del Papa. Errázuriz non ha presentato rinuncia perché è in pensione e a Roma.

Marie Collins, la vittima che abbandonò polemica la Commissione vaticana, non si fida: «Nessun vescovo rimosso, solo disposti a dimettersi. Niente in realtà cambia».

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