Schillaci promette visite e esami diagnostici puntuali per i pazienti

Schillaci promette visite e esami diagnostici puntuali per i pazienti

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera di non aver mai temuto di non farcela riguardo alla riforma che riguarda il sistema delle liste d’attesa, sottolineando che la premier Meloni ha sempre sostenuto fortemente questa iniziativa. Schillaci ha evidenziato il duro lavoro del Mef nel far quadrare i conti e ha enfatizzato che alla fine è stato ottenuto tutto ciò che era necessario per una sanità più efficiente e rapida nel rispondere ai bisogni dei pazienti.

Uno dei punti principali della riforma è la garanzia che i cittadini possano ottenere visite e esami diagnostici entro tempi prefissati in base all’urgenza, anche attraverso strutture convenzionate o tramite la libera professione del medico in regime di intra moenia. Schillaci ha chiarito che ci saranno controlli rigorosi per premiare l’efficienza e sanzionare le negligenze da parte dei direttori generali e sanitari delle aziende del settore.

Il decreto prevede anche la possibilità di aprire ambulatori nei fine settimana, con orari prolungati se necessario. Gli straordinari verranno compensati tassati al 15% e nella prossima legge di Bilancio è prevista la defiscalizzazione di parte delle indennità. Per il 2024 è stato ottenuto un aumento del tetto di spesa per le assunzioni dal 10 al 15%, con l’abolizione prevista per il 2025.

Schillaci ha sottolineato l’obbligo per le Regioni di dotarsi di centri unici di prenotazione, i Cup, che centralizzano le disponibilità di ospedali pubblici e privati al fine di ampliare le opportunità per i pazienti. Uno degli obiettivi è eliminare le agende chiuse e i lunghi tempi d’attesa, anche attraverso una piattaforma di monitoraggio per avere dati certi sulle tempistiche e le criticità presenti.

Il ministro ha sottolineato che la riforma non è affatto “mini”, ma completa e strutturale, sostenendo che sia la prima volta che si interviene in modo così ampio su questo tema. Schillaci ha assicurato che ci sia una copertura finanziaria dettagliata, approvata dal Mef, e ha esortato le Regioni a utilizzare i fondi già stanziati per recuperare i tempi d’attesa accumulati durante la pandemia. Il decreto è stato il risultato di tavoli di lavoro in cui sono state coinvolte tutte le parti interessate, e Schillaci si è detto certo della collaborazione delle Regioni nel rispettare le loro competenze.

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