Sciopero dei taxi, disagi fino alle 22.00: accordo ancora lontano

Sciopero dei taxi, disagi fino alle 22.00: accordo ancora lontano

Alla fine non si è riusciuto a scongiurare il tanto temuto sciopero dei taxi che è scattato alle 8 e si concluderà alle 22. È stato confermato nonostante l’accordo sulla bozza di decreto con il governo.

Anche l’ultimo tentativo non è servito a sbloccare la vertenza. La proposta presentata dal ministero dei trasporti, con una regolamentazione su ncc e auto bianche, non è bastata. E anche la ripresa di un confronto dopo la conferma dello sciopero è durata pochi minuti. Nessuno spiraglio.

Sono rimasti operativi i taxi delle cooperative aderenti a Legacoop, come confermato già ieri dal referente Legacoop servizi del Lazio”.

C’è molta divisione invece tra le sigle sindacali:UriTaxi sin da ieri aveva annunciato infatti che non avrebbe partecipato all’astensione dal lavoro.

Secondo Nicola Giacobbe di Unica taxi Cgil “il servizio taxi è fermo in tutta Italia. Ringrazio i tassisti che si stanno adoperando per fornire il servizio alle fasce deboli e chiediamo scusa agli utenti per i disagi”.

I disagi

 

Poche le auto bianche negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. Risulta tuttavia, a quanto si è appreso, operativo il 40% delle auto tra tutte le sigle attive sullo scalo di Fiumicino, disponibili e buona parte concentrate, con servizio a chiamata, nell’area del “Polmone” taxi lontano dalle aerostazioni.

I passeggeri, per lo più stranieri, vengono informati ed indirizzati da personale aeroportuale, con la pettorina gialla, verso i taxi disponibili, i pullman diretti nella Capitale e verso il terminal ferroviario del Leonardo da Vinci da dove partono e arrivano i treni no-stop del Leonardo express, uno ogni 30 minuti.

A Milano sono tutti fermi i taxi che normalmente fanno servizio a fianco della Stazione Centrale per i viaggiatori in arrivo, e in piazza Luigi di Savoia i conducenti sono riuniti in assemblea sotto una bandiera tricolore e la frase: ‘Governo abusivo spacciatore di abusivi’. Situazioni analoghe con le auto pubbliche fuori servizio sono confermate a Linate e in altre strade e piazze della città.
In città a Napoli i taxi sono fermi dalle 10, un corteo di circa 600 conducenti di auto pubbliche è partito da Porta Capuana diretto alla sede della Prefettura in Piazza Plebiscito. L’adesione alla protesta è massiccia; nelle piazzole di sosta si vedono solo alcuni taxi parcheggiati senza conducente.

Possibili soluzioni

 

Per quanto riguarda la riforma del settore, si attende l’approvazione della legge “Concorrenza” in cui è inserita la delega. I Ministeri stanno già lavorando alle proposte per il decreto legislativo, che potranno essere sottoposte al settore una volta definita la delega.

Tra le misure previste dalla bozza del provvedimento c’è l’istituzione, presso il ced della Motorizzazione Civile del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di un archivio informatico nazionale di soggetti titolari di autorizzazioni di noleggio con conducente e di licenza per servizio.

La bozza del decreto interministeriale Mit-Mise prevede che “l’archivio telematico – viene spiegato – è popolato da remoto dagli enti locali competenti al rilascio delle autorizzazioni e delle licenze”.

Il testo contempla inoltre che “nei comuni in cui è istituito il servizio taxi non è consentita, in assenza di una prenotazione di trasporto” agli ncc “la sosta su strada”.

Tra le novità figura inoltre “l’apertura, con regolamentazione”, alle “piattaforme tecnologiche che pagano le tasse in Italia”. Le novità non sono però bastate e le città si preparano a vivere un altro giorno di disagi

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