Sconti fiscali e tasse congelate, varato il decreto terremoto
Ricostruzione di case, uffici e scuole, ma anche agevolazioni fiscali e sospensione del pagamento dei tributi. Sono le misure principali contenute nel decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri per le popolazioni del centro Italia colpite dai terremoti di quest’anno e dell’anno scorso. Si tratta del terzo provvedimento legislativo varato dal Governo, dopo quelli seguiti alle scosse sismiche di agosto e novembre scorsi.
“L’Italia non dimenticherà questo colpo inferto a una parte rilevante del nostro territorio dal terremoto e dal maltempo” ha detto da palazzo Chigi il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, con accanto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi e Fabrizio Curcio, capo del dipartimento della protezione civile. “L’Italia ora deve reagire con decisione con l’obiettivo di mettere in campo tutte le norme e le iniziative necessarie per accelerare i percorsi sia di emergenza e di ricostruzione – ha continuato Gentiloni – Dobbiamo essere consapevoli della gravità e dell’importanza degli eventi che hanno colpito l’Italia”.
Gentiloni: “Accelerare procedure burocratiche”
Gentiloni si è soffermato sull’accelerazione delle procedure burocratiche necessarie a superare l’emergenza: dagli alloggi temporanei alla rimozione delle macerie, dalle stalle all’urbanizzazione. “Si deve accelerare sui problemi, le difficoltà e i rischi di strozzature burocratiche. A questo si rivolge il decreto che abbiamo approvato. Si deve accelerare di fronte a una situazione difficile, e prevenire le strozzature burocratiche. Bisogna che il Paese e le Istituzioni – Regioni, Comuni, Parlamento ndr – e la Ue, tutti, abbiano la consapevolezza dell’importanza di quello che è accaduto e della necessità di rispondere in modo adeguato”.
Errani: “Nessun rischio di interruzione lavori”
Per Vasco Errani, commissario per la Ricostruzione, “tutte le persone che hanno vissuto o vivono questo dramma non devono temere il problema delle risorse; devono avere quelle sicurezze che sono importanti. Non ci saranno, infatti, rischi di interruzione dei lavori. Non ci interessano le polemiche. Stiamo affrontando una serie di interventi per velocizzare il tutto. Ci saranno misure importanti per il sostegno al reddito, alle imprese e al pagamento dei tributi. Scuola e lavoro sono due obiettivi imprescindibili” , ha concluso Errani.
Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, poche ore prima della presentazione del decreto si era soffermato sulle elezioni che a giugno, ha tenuto a sottolineare il responsabile del dicastero, “metterebbero il Paese a rischio”. Calenda ha poi parlato del “possibile commissariamento dell’Italia da parte dell’Unione Europea per rischio deficit”.
Gentiloni, sollecitato dalla stampa sulle dichiarazioni del ministro Calenda, ha precisato: “E’ una sua posizione personale, ma certo non impegna il governo e il suo presidente. Non descriverei questa questione delle procedure di deficit eccessivo come commissariamento, non per sottovalutarne le implicazioni. Non siamo in quella procedura: l’Italia ha deciso da sempre di rispettare le regole e di non entrare nella procedura di deficit eccessivo nel quale sono un grandissimo numero di Paesi Ue. L’Italia non fa parte di questo gruppo. Siamo convinti che le risposte che abbiamo dato negli anni siano in linea con le regole dell’Ue”.