Scontri a Gaza: 31 vittime tra cui un giornalista

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Proseguono i violenti scontri lungo la striscia di Gaza, da sempre territorio conteso tra Israele e Palestina. Nela notte, infatti, oltre 31 persone avrebbero perso la vita.

La marcia del ritorno

La protesta, denominata ‘Marcia del Ritorno’, è iniziata il 30 marzo con manifestazioni e sit-in alla frontiera con Israele. Da quel giorno hanno perso la vita decine di palestinesi. Israele ha schierato cecchini e ha assicurato che non permetterà a nessuno di avvicinarsi o oltrepassare la barriera di sicurezza. Infatti, in una settimana di manifestazioni della Grande Marcia per il Ritorno: sono 31 i morti e quasi 3000 i feriti, di cui 79 gravissimi. I dati sono stati rilasciati dal ministero della Sanità di Gaza. Ieri erano circa 20.000 i manifestanti che hanno bruciato copertoni raccolti e accumulati in settimana per alzare colonne di fumo nero e coprire il lancio di sassi e bottiglie molotov.

Giornalisti tra le vittime

Il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, Ashraf al-Qidra ha  evidenziato come le forze di occupazione hanno preso di mira anche il personale medico e le ambulanze, e giornalisti, ferendone diversi. Tra questi Yaser Murtaja, di soli 30 anni. Il fotoreporter è morto nella notte tra venerdì e sabato. Yasir è stato ucciso da una ferita allo stomaco inflittagli da un cecchino israeliano durante gli scontri delle ultime ore al confine tra Israele e Gaza, nonostante stesse indossando un gilet antiproiettili  con la scritta “press” che avrebbe dovuto evitargli questa atroce fine. Unanime il cordoglio del popolo di internet che ha manifestato lo sdegno ed il rammarico per la situazione in cui versa Gaza.

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