Scoperta tavoletta con 13 versi dell’Odissea: la più antica mai rinvenuta

Scoperta tavoletta con 13 versi dell’Odissea: la più antica mai rinvenuta

Scoperta tavoletta di argilla con incisi 13 versi dell’Odissea. Durante degli scavi archeologici nell’antica città di Olimpia, a sud della Grecia, è stata ritrovata una tavoletta di argilla sulla quale sarebbero incisi 13 versi del grande poema omerico.

Scoperta tavoletta con versi dell’Odissea: il Ministero della Cultura dice che è la traccia più antica mai trovata

Il Ministero della Cultura ellenico non ha tardato a diffondere una nota in cui afferma che potrebbe essere la traccia più antica mai ritrovata dell’Odissea, le prime stime la collocherebbero intorno al II o III secolo d.C., insomma durante la dominazione romana.

“Se la data verrà confermata la tavoletta potrebbe essere il reperto scritto più antico del lavoro di Omero mai scoperto” dice la nota.

Scoperta tavoletta: gli scavi nel Peloponneso occidentale durano da tre anni

Il ritrovamento non è stato certo improvviso, gli scavi nella zona dei resti del Tempio di Zeus durano da tre anni e sono condotti nel Peloponneso occidentale da due istituti in collaborazione, il Servizio archeologico greco e l’Istituto tedesco di Archeologia.

I 13 versi riportati sulla tavoletta farebbero riferimento al XIV libro del poema, in cui Ulisse fa finalmente ritorno alla sua amata Itaca e si ritrova a dialogare con Eumeo, il porcaro del palazzo, considerato il più fedele e meritevole dei suoi servi.

La storia di Ulisse e del suo viaggio

L’Odissea narra le vicende di Ulisse, il sovrano di Itaca che per ben dieci anni cerca di tornare a casa in seguito alla caduta di Troia. Il suo viaggio è pieno di imprevisti, incontri inaspettati e intoppi, tanto che il termine odissea oggi è comunemente usato per intendere una serie di travagliate peripezie. Ulisse alla fine tornerà a casa dalla sua amata Penelope. L’Odissea è considerata una delle più grandi opere della letteratura, insieme all’Iliade, anch’essa ideata dal poeta greco Omero.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *