Scoperto traffico di animali: personaggi famosi usati come promoter
Il 12° Bulldog Day si è svolto a Milano nel parco Sempione, con i bulldog vestiti in versione natalizia. La foto di questa dolce e divertente giornata può essere utilizzata nel rispetto del contesto in cui è stata scattata, senza intenti diffamatori nei confronti delle persone rappresentate.
A Ravenna, le autorità hanno eseguito misure cautelari a seguito di un’indagine condotta dal Raggruppamento Carabinieri Cites – Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati a Danno degli Animali (Soarda) insieme ai Carabinieri Forestali e alla Squadra Mobile. Si è scoperta un’associazione criminale transnazionale che era coinvolta nel traffico illecito di cuccioli di bulldog francese e nella frode commerciale, vendendo cuccioli a prezzi elevati come se fossero di razza, ma in realtà privi di valore.
Le indagini hanno coinvolto diversi paesi, in particolare la Slovacchia, dove un allevamento chiamato “I cuccioli di Carlotta” vendeva illegalmente cuccioli di bulldog francese e Pomerania. Sono stati emessi sei ordini di cattura nei confronti di individui italiani e stranieri, alcuni residenti all’estero, con la collaborazione della polizia slovacca.
I membri dell’associazione criminale avevano come sponsor volti noti dello sport e dello spettacolo, che involontariamente hanno contribuito all’aumento dei prezzi dei cuccioli, venduti a oltre 3000 euro ciascuno. I cani non erano di razza come pubblicizzato, mancando di certificazioni ufficiali di pedigree, e erano essenzialmente meticci senza alcun valore economico.
I cuccioli venduti come esemplari di razza ad acquirenti ignari non avevano alcun certificato genealogico ufficiale e non rispettavano gli standard della Federazione Cinologica Internazionale. Erano venduti come esotici, con colorazioni non ammesse dallo standard di razza, al fine di attirare clienti non informati.
I cani provenivano principalmente da paesi dell’Est Europa, senza garanzie di provenienza o tracciabilità genetica, e venivano introdotti illegalmente in Italia con ricarichi elevati. Per mascherare la loro provenienza e vendere i cuccioli come di razza, un’associazione illegale è stata creata in Campania, emettendo documenti falsi e promuovendo in modo fraudolento l’appartenenza a un fantomatico “Kennel Club WDF”.
Questa associazione offriva certificazioni autoprodotte che promettevano falsamente riconoscimento di razza e partecipazione a eventi internazionali ai compratori, alimentando così il mercato illegale dei cuccioli. La foto pubblicata è stata realizzata dall’Agenzia Fotogramma.