Scopri la tua probabilità di avere un infarto o ictus con questo calcolatore (e scopri come ridurre i rischi)

Scopri la tua probabilità di avere un infarto o ictus con questo calcolatore (e scopri come ridurre i rischi)

La prevenzione è fondamentale per evitare l’80% dei decessi dovuti alle malattie cardiovascolari, tra cui obesità, diabete, ipercolesterolemia e ipertensione. Tuttavia, solo il 2% degli intervistati è esente dai principali fattori di rischio, come la sedentarietà e il fumo. Le malattie cardiovascolari sono la causa principale di morte in Italia, ma sono prevenibili. Un calcolatore online valuta il rischio di ictus e infarto, mentre le nuove linee guida suggeriscono un trattamento più intensivo per ridurre la pressione arteriosa. È essenziale intervenire subito dopo un infarto, con terapie specifiche per abbassare il colesterolo.

Prevenzione delle malattie cardiovascolari: rischio e misure di controllo

Attraverso la prevenzione di fattori di rischio come obesità, diabete, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, sedentarietà, fumo ed eccessivo consumo di sale, è possibile evitare l’80% dei decessi dovuti a malattie cardiovascolari. Tuttavia, solo il 2% degli intervistati nel 2022-2023 è privo del rischio cardiovascolare noto, mentre il 41% ne presenta almeno 3 fattori di rischio. Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte in Italia, con 217 mila decessi registrati. Per valutare il rischio individuale, è stato creato un ‘calcolatore’ online dall’Istituto Superiore di Sanità, che valuta la probabilità di sviluppare un ictus o un infarto. Inoltre, nuove linee guida della Società Europea di Cardiologia suggeriscono trattamenti più aggressivi per l’ipertensione arteriosa, incluso un trattamento farmacologico a valori pressori inferiori a 120/129 mmHg se tollerati. È fondamentale intervenire subito dopo un infarto, ad esempio con anticorpi monoclonali inibitori di Pcsk9, per ridurre il rischio di recidiva. Infine, è importante adottare uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata e regolare attività fisica, per prevenire le malattie cardiovascolari e ridurre il rischio di morte prematura.

Prevenzione delle malattie cardiovascolari: dati allarmanti e misure efficaci

Attraverso la prevenzione di alcuni fattori di rischio, l’80% dei decessi dovuti a malattie cardiovascolari sarebbe evitabile. Tra questi obesità, diabete, ipercolesterolemia e ipertensione arteriosa, a cui si aggiungono sedentarietà, fumo ed eccessivo consumo di sale. Eppure, secondo i dati della sorveglianza Passi, nel 2022-2023, solo il 2% degli intervistati è del tutto libero dall’esposizione al rischio cardiovascolare noto: il 41% del campione, tra 18 e 69 anni, ne presenta almeno 3. Lo ricordano gli esperti dell’Iss in vista della Giornata Mondiale del Cuore (29 settembre), promossa dalla World Heart Federation e l’Oms.

Una persona su tre muore per malattie cardiovascolari, ma l’80% è prevenibile: scopriamo come

Su 100 italiani, 18 riferiscono una diagnosi di ipertensione, 18 di ipercolesterolemia, 35 sono sedentari, 24 fumatori, 43 risultano in eccesso ponderale e meno di 7 consumano 5 porzioni di frutta e verdura al giorno. Inoltre, quasi il 5% del campione riferisce di soffrire di diabete. Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia con 217 mila decessi. Per tale motivo, è ora online sul sito dell’Iss un ‘calcolatore’ del rischio, che valuta la probabilità di avere un ictus o infarto. I pazienti che ne hanno già avuto uno «sono considerati ad altissimo rischio», spiega Pasquale Perrone Filardi, Presidente Sic (Società Italiana di Cardiologia). «Le linee guida europee raccomandano di raggiungere livelli di Ldl inferiori a 55 mg/dL – continua- e addirittura sotto i 40 mg/dL per chi ha avuto multipli eventi. Intervenire subito dopo un infarto, in modo intensivo con anticorpi monoclonali inibitori di Pcsk9, abbasserebbe i livelli di Ldl fino al 70%».

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Per ridurre i rischi causati dall’ipertensione arteriosa (colpisce oltre il 60% degli adulti), la Società Europea di Cardiologia (Esc) ha inoltre stabilito nuove linee guida suggerendo restrizioni nel consumo di sale e zucchero e trattamenti che riducano in maniera più intensiva i valori pressori. «Una variazione importante rispetto alle precedenti linee guida è il trattamento farmacologico – spiega Domenico Gabrielli, Presidente Fondazione per il Tuo cuore dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri- Da valori pressori inferiori a 140/90 mmHg indicati nella precedente edizione si è passati a valori sistolici compresi tra 120 e 129 mmHg, se tollerati. Finora era raccomandato un approccio in due fasi con un primo obiettivo di valori inferiori a 140/90 mm Hg e, solo dopo aver raggiunto questo obiettivo, andava preso in considerazione l’obiettivo di valori inferiori a130/80 mmHg», conclude.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Settembre 2024, 17:25

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