Seconda studentessa muore di meningite, a Milano paura fra gli universitari
Cresce a Milano la psicosi da meningite fra gli studenti dell’università Statale dopo la morte, martedì scorso, di Flavia Roncalli, 24 anni, studentessa napoletana fuori sede iscritta alla facoltà di Chimica. Il suo cuore ha smesso di battere all’ospedale Niguarda, stroncata da una forma fulminante dell’infezione killer che attacca il cervello. E adesso, dopo la morte quattro mesi fa di un’altra studentessa sempre alla Statale, è allarme fra gli universitari milanesi anche se le autorità invitano alla calma. Intanto, è scattata la profilassi per 120 studenti.
La notizia è stata confermata dall’ateneo che si è messo in contatto con l’Ats per agevolare le procedure di profilassi antibiotica per studenti e docenti che hanno frequentato il laboratorio di Chimica. L’obiettivo, adesso, è ricostruire gli ultimi contatti che la ragazza ha avuto nella facoltà e sottoporre alla profilassi contro il meningococco chi ha avuto con lei dei contatti stretti e prolungati.
Il responsabile del servizio di Igiene pubblica dell’Ats metropolitana avverte: “Solo chi ha avuto contatti ripetuti e ravvicinati nella stesso ambiente con la ragazza nei dieci giorni d’incubazione dell’infezione”.
Sono stati ricostruiti anche i contatti extra-universitari della ragazza: un’altra cinquantina tra amici e persone con cui è stata in palestra o al ristorante sono stati sottoposti a profilassi, così come i genitori e i sanitari che hanno curato Flavia al pronto soccorso del Niguarda, dove un’analisi approfondita ha rintracciato il batterio. È stato inviato a Roma: il dna sarà confrontato col meningococco C che a fine luglio ha ucciso, a 24 anni, Alessandra Covezzi, ricercatrice nello stesso dipartimento di Chimica.