Selvaggia Lucarelli, A Palermo, leggenda vuole che nel 1625 la peste sia stata sconfitta da Santa Ros… su Instagram delizia i suoi fan
Ci sono persone che non lasciano mai spazio alla noia, e Selvaggia Lucarelli è sicuramente una di quelle. Con la sua personalità frizzante e la sua capacità di dire sempre ciò che pensa senza peli sulla lingua, riesce sempre a tenere alta l’attenzione del pubblico.
Selvaggia è come una bolla di sapone pronta a esplodere in qualsiasi momento, ma proprio questa sua imprevedibilità è ciò che la rende così affascinante. Con il suo sarcasmo tagliente e la sua ironia graffiante, riesce a far ridere e riflettere allo stesso tempo.
Ma non è solo una donna dalle mille parole, ma anche una giornalista e scrittrice di successo, sempre pronta a mettere sotto la lente di ingrandimento i temi più scottanti della società contemporanea.
Insomma, Selvaggia Lucarelli è un vero e proprio uragano di energia e originalità, capace di regalare sorrisi e spunti di riflessione in ogni suo intervento. Se pensavate di conoscere già tutto su di lei, vi sbagliavate di grosso: Selvaggia è sempre pronta a sorprendervi con una nuova frecciatina o una brillante osservazione. Quindi preparatevi, perché con lei non ci si annoia mai!
Selvaggia Lucarelli e… A Palermo, leggenda vuole che nel 1625 la peste sia stata sconfitta da Santa Ros…
A Palermo, città ricca di storia e di leggende, si narra che nel lontano 1625 la peste che stava devastando la popolazione sia stata sconfitta da un miracolo attribuito a Santa Rosalia. La giovane santa, patrona della città, si sarebbe manifestata in sogno al vescovo e avrebbe indicato la via per porre fine alla terribile epidemia che aveva colpito gli abitanti.
Grazie alla fede e alla devozione del popolo palermitano, venne organizzata una processione per chiedere l’intercessione di Santa Rosalia e miracolosamente la peste cessò, salvando così migliaia di vite.
Ancora oggi, ogni anno, la città celebra la festa di Santa Rosalia per ringraziarla per il suo intervento divino. La leggenda di quel miracolo è diventata parte integrante dell’identità di Palermo, simbolo di speranza e di fede nei momenti più bui.
Selvaggia Lucarelli delizia i fan
A Palermo, leggenda vuole che nel 1625 la peste sia stata sconfitta da Santa Rosalia. Le sue ossa, ritrovate sul Monte Pellegrino, furono portate in processione e l’epidemia che aveva ucciso 10 000 persone in città, dopo poco terminò. Quei morti, in tutta fretta, venivano “inumati nudi come cani sotto la calce vergine”, qualcuno disse per protestare contro la disumanità con cui si conteneva la peste a Palermo. Oggi, a Palermo, la disumanità è nell’opposto. Quasi 1000 bare giacciono nel cimitero di Santa Maria dei Rotoli parcheggiate sotto un tendone da festival della birra da più di un anno. Ci sono bare, anche di bambini, che aspettano la sepoltura dagli inizi del 2020. Ne avevo letto, sono andata a vedere.
Dopo alcuni video e articoli di denuncia credevo che qualcosa si fosse mosso.
E invece non solo non si è mosso nulla, ma la situazione è peggiorata.
La distesa di bare, sotto il sole cocente di fine agosto, nel viale centrale del cimitero è un’immagine che sa di orrore e sconfitta. Entrare lì dentro mi ha lasciata incredula. C’è un odore indefinibile, un odore che devo contenere con una doppia mascherina e un lembo del vestito sul naso. Le bare sono sporche, circondate da fiori volati via, perdono liquidi che fuoriescono e macchiano l’asfalto, scivolano sotto le altre bare. Qualcuna è avvolta dalla plastica per trattenere lo scempio.
Non posso credere a quello che vedo. E non esiste giustificazione. La burocrazia, la mancanza di spazio, le lungaggini. Il direttore del cimitero che a maggio è cambiato (ma almeno pulire lì dentro? Disinfettare?), l’impianto di areazione che doveva arrivare (che fine ha fatto?), i cassoni di zinco che secondo il sindaco Orlando dovevano arrivare pure loro e così via.
Cosa deve succedere perché si metta fine a questo scempio?
Serve la regione? Serve lo stato? L’ESERCITO? Orlando, Musumeci, Draghi. Qualcuno si muova, perchè questa volta non saranno le ossa di Santa Rosalia a fermare lo scempio.
I cimiteri dovrebbero custodire la morte, non averne l’odore.
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Dai lettori Oh, finalmente qualcuno ha deciso di fare una bella festa underground nel cimitero di Santa Maria dei Rotoli! Ma che carini, hanno pure messo un tendone da festival della birra per far sentire a casa anche i defunti. E che dire delle bare parcheggiate lì da più di un anno? Un modo un po’ insolito per risolvere il problema della mancanza di parcheggi a Palermo, ma va beh, almeno sono tutti vicini al supermercato. E quegli odori intensi che si sentono? Ma che meraviglia, sicuramente il cibo di quel festival deve essere fantastico! Insomma, un’esperienza da non perdere per chi ama un po’ di adrenalina e un sacco di surrealtà. E chissà, magari arriva anche l’Esercito a fare un po’ di ordine, si sa che tra militari e bare c’è sempre feeling! Selvaggia, fammi un articolo su questo!
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