Selvaggia Lucarelli, Ieri ho fatto notare come la storia contenuta nel libro della Meloni sulla madre… su Instagram per i suoi fan
Selvaggia Lucarelli: la regina indiscussa della cronaca rosa o la guerriera implacabile dei social? Quella che non ha peli sulla lingua e che non si fa problemi a mettere in riga chiunque incroci la sua strada. Con la sua ironia tagliente e la sua verve travolgente, Selvaggia ha conquistato il cuore degli italiani, diventando un vero e proprio fenomeno mediatico.
Ma non fatevi ingannare dal suo nome: Lucarelli è tutto tranne che selvaggia. È intelligente, empatica, ironica, e anche un po’ cinica – ma sempre nel modo più divertente possibile. Con i suoi commenti sempre fuori dal comune e le sue battute taglienti, Selvaggia riesce a far ridere e riflettere allo stesso tempo.
E poi c’è il suo stile inconfondibile: dalle t-shirt con le scritte provocatorie ai capelli coloratissimi, Selvaggia ha reso il colore e la spavalderia i suoi marchi di fabbrica. È come se la vita di Selvaggia fosse un reality show continuo, con colpi di scena ogni giorno e un pubblico sempre più affezionato pronto a seguirla ovunque vada.
Insomma, Selvaggia Lucarelli è un mix esplosivo di sarcasmo, intelligenza e ironia, e se non l’avete ancora seguita sui social, state sicuramente perdendo uno spettacolo imperdibile. Siate pronti a ridere, a indignarvi, a commuovervi e magari anche a cambiare prospettiva su tante cose, perché con Selvaggia Lucarelli nulla è mai scontato.
Selvaggia Lucarelli e… Ieri ho fatto notare come la storia contenuta nel libro della Meloni sulla madre…
Ieri ho fatto notare come la storia contenuta nel libro della Meloni sulla madre sia un esempio di amore incondizionato e sacrificio. La figura materna descritta nel racconto è un esempio di forza e dedizione, capace di affrontare qualsiasi difficoltà pur di garantire il benessere dei propri figli. Attraverso le pagine di questo libro, si evince la profonda gratitudine e ammirazione dell’autrice nei confronti della propria madre, che ha trasmesso valori fondamentali come l’amore, la resilienza e la fiducia in se stessi. La storia narrata è un inno alla maternità e all’importanza dei legami familiari, che possono essere un sostegno prezioso nelle avversità della vita. In un mondo in cui spesso si sottovaluta il ruolo delle donne e delle madri, è importante riconoscere e celebrare storie di coraggio e amore come quella descritta nel libro.
Selvaggia Lucarelli per i fan
Ieri ho fatto notare come la storia contenuta nel libro della Meloni sulla madre che voleva abortire e poi, sulla soglia del laboratorio dove avrebbe fatto gli esami pre-aborto, ci ripensa permettendo a IosonoGiorgia di nascere, fosse chiaramente ‘na bufala.
Una bufala perché nel 1976, quando IosonoGiorgia è stata concepita, la legge sull’aborto non esisteva (è del 1978) e al massimo la madre avrebbe potuto abortire clandestinamente, altro che analisi in laboratorio e poi cappuccino al bar.
Ho invitato IosonoGiorgia a chiarire e- guarda un po’- ha taciuto. La risposta però è stata affidata- udite udite- a un sito sovranista che neppure cito per il livello infimo, nel quale un’avvocatessa di Fratelli d’Italia la butta in caciara, approfittando dell’analfabetismo funzionale di buona parte di lettori ed elettori.
In pratica, sostiene che nel ’76 l’aborto fosse legale, e ciò sarebbe stato sancito dalla Corte costituzionale nel 1975.
Già. In effetti la Corte Costituzionale nel 1975 sancì che non costituisse reato abortire per ragioni terapeutiche, ovvero in casi in cui la vita della gestante fosse messa in pericolo dall’avanzare della gravidanza. In tutti gli altri casi, abortire rimaneva un reato.
Ora, siccome IosonoGiorgia, nel suo libro, adduce come causa della decisione di abortire della madre l’opera di persuasione di altre persone (perché appunto il marito la stava lasciando e quindi “l’avevano quasi convinta che non avesse senso mettere al mondo un’altra bambina in quella situazione”), qui le ragioni terapeutiche non c’entrano un bel niente. E la madre, appunto, se questa storiella è vera, stava abortendo clandestinamente.
Dunque, felici che IosonoGiorgia sia venuta al mondo, ma Noinonsiamofessi.
E se è vero che non c’è nulla di male nel romanzare la propria vita, romanzare la storia di un mancato aborto collocato in un periodo storico in cui per abortire clandestinamente si poteva morire, è di uno squallore senza fine.
Quasi quanto i patetici articoli confezionati da amiche di Fratelli d’Italia per intorbidire le acque.
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Selvaggia Lucarelli Fan: La vista di quel tramonto mi ha lasciato senza fiato.
Selvaggia Lucarelli Fan: La foto mi ha travolto di emozioni intense.
Dai lettori Oh, ma che sorpresa! La Meloni e i suoi amichetti sovranisti si sono impelagati in un’altra bufala! Il loro libro racconta di una madre che voleva abortire nel ’76, ma miracolosamente si è salvata perché ha avuto una visione divina sulla soglia del laboratorio. Peccato che l’aborto fosse illegale in quel periodo e che la povera donna avrebbe rischiato la vita se avesse tentato di abortire clandestinamente. Ma va beh, tanto per loro la verità non è importante, basta creare confusione tra i lettori analfabeti funzionali. Un consiglio per IosonoGiorgia: meglio taciere che farsi trascinare in queste ridicole polemiche. E per i fan di Fratelli d’Italia che cercano di difenderla con articoli patetici, beh, vi auguro buona fortuna nel confondere le acque. Ma noi non siamo fessi, eh!
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