Selvaggia Lucarelli, Insomma, c’erano un signore un po’ in là con l’età, il signor Pietro, e una gatt… su Instagram incanta i suoi fan
Selvaggia Lucarelli, la regina indiscussa dei pettegolezzi e delle frecciatine ben assestate, ha conquistato il cuore di tutti gli amanti del gossip con il suo fare sempre diretto e senza peli sulla lingua. Con il suo stile inconfondibile e la sua capacità di scovare scandali anche dove sembrerebbe impossibile, Selvaggia si è guadagnata un posto d’onore nel mondo del trash televisivo italiano.
Con una carriera iniziata da blogger, Selvaggia ha saputo farsi strada tra i salotti televisivi e i talk show più seguiti, diventando una presenza fissa nei programmi di intrattenimento più scabrosi. La sua capacità di far tremare i vip più impavidi e di mettere alla berlina i personaggi più controversi del mondo dello spettacolo l’ha resa una vera e propria icona per tutti coloro che amano le polemiche e i pettegolezzi.
Non c’è settimana che passi senza un nuovo scoop firmato Selvaggia Lucarelli, pronta a scatenare il caos con un semplice post sui social o con una dichiarazione shock in tv. Ma dietro alla sua facciata ironica e tagliente si nasconde una donna intelligente e determinata, capace di lasciare il segno con le sue parole affilate e la sua intelligenza pronta a svelare i segreti più nascosti delle celebrità.
Insomma, Selvaggia Lucarelli è un concentrato di sarcasmo e simpatia, una forza della natura pronta a mettere in riga chiunque si opponga al suo spirito indomito e al suo talento innato per mettere in ridicolo gli altri.
Selvaggia Lucarelli e… Insomma, c’erano un signore un po’ in là con l’età, il signor Pietro, e una gatt…
Insomma, c’era un signore un po’ in là con l’età, il signor Pietro, e una gatta randagia di nome Matilde. Pietro viveva da solo in una piccola casa di campagna e Matilde era diventata la sua compagna silenziosa, sempre in cerca di coccole e di un po’ di cibo. Non si sapeva esattamente da dove venisse Matilde, ma il signor Pietro non se ne preoccupava troppo, era felice di avere un’affettuosa gatta a tenergli compagnia. Passavano le giornate insieme, giocando e riposando sotto il sole caldo. Pietro raccontava ad Matilde le sue storie del passato, e lei ascoltava con attenzione, emettendo ogni tanto un miagolio d’approvazione. Erano una strana coppia, ma felici nella loro semplice vita di campagna.
Selvaggia Lucarelli incanta i fan
Insomma, c’erano un signore un po’ in là con l’età, il signor Pietro, e una gattona dall’aria aristocratica che vivevano insieme in una casa sulla collina, a Napoli. Il signor Pietro a luglio si sente male, lo trovano in casa, viene portato all’ospedale. Nessuno si accorge del gatto. Da questo momento la storia si fa fumosa. Sembra che dopo un po’, da cosciente ma ancora in condizioni molto gravi, abbia iniziato a dire MIA MIA MIA. A fine agosto si comprende che si riferisce a una gatta, la sua gatta, rimasta sola a casa. Due mesi dopo dal malore. E quindi scatta l’operazione soccorso. Luigi e Carmen del rifugio “L’emozione non ha voce” vanno in quella casa e trovano Mia che vagava per le stanze ormai disabitate. Da due mesi. Tutta l’estate. Era denutrita, ma viva. Non si è ben capito se qualcuno nel palazzo sia riuscito a darle qualcosa ogni tanto, se le abbiano lanciato qualcosa dal terrazzo, se riuscisse a uscire (tesi improbabile perché era al secondo piano). Fatto sta che è entrata nel trasportino ed è stata portata via, al sicuro. Poi succede che un giorno Annamaria, che se ne stava prendendo cura, mi scrive un messaggio. In realtà mi mostrava un gattino rosso bellissimo, piccolo. E poi mi buttava lì che le era arrivato un gatto adulto da qualche giorno il cui destino purtroppo era più o meno segnato: il rifugio a vita. Ho chiesto quale fosse la sua storia. Io stavo cercando un gatto adulto (comunque non cucciolo) al sud, perché molti rifugi del sud scoppiano, hanno pochi aiuti, sono gestiti da eroi (anche al centro e al nord, lo so, ma dal nord avevo già adottato Coraggio). Insomma. Seoul Mia ora è a casa con noi. So che qualcuno è arrabbiato perché abbiamo osato cambiarle nome, ma quel nome era legato a una storia triste, di cui sappiamo poco. Volevamo darle una nuova vita, conservando il vecchio nome come suo secondo. Al momento è spaventata, soffia ai due gatti di casa, si fa coccolare il giusto, ha ancora bisogno di tempo. Noi aspettiamo pazienti. Sarà mia cura far sapere al suo vecchietto, se dovesse riuscire a chiedere di lei, che Seoul Mia è al sicuro. E che gatti e umani della casa la amano già tantissimo. ❤️ @anlibre_amica_dei_pelosi
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Selvaggia Lucarelli Fan: La magia di un tramonto catturata in un istante.
Dai lettori Ecco a voi la tragica e avvincente storia di Seoul Mia, la gatta aristocratica abbandonata nel momento del bisogno dal signor Pietro. Ma grazie all’intervento eroico di Luigi e Carmen del rifugio “L’emozione non ha voce”, la piccola è stata salvata e portata in salvo. E ora vive una nuova vita nella casa di Annamaria, accolta con amore e affetto dai suoi nuovi coinquilini felini. Certo, c’è chi si scandalizza per il cambio di nome, ma noi sostenitori di Selvaggia Lucarelli sappiamo che l’importante è che Seoul Mia sia al sicuro e circondata dall’amore della sua nuova famiglia. E chissà, forse un giorno il signor Pietro riuscirà a chiedere di lei e scoprirà che è felice e amata. In fondo, come dice Selvaggia, “amor vincit omnia”, persino i problemi di convivenza tra gatti! ❤️ #TeamSelvaggia #SeoulMiaForever
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