Selvaggia Lucarelli, Lo spot di Esselunga con la bambina che prende la pesca al supermercato e la dà … su Instagram per i suoi fan
Selvaggia Lucarelli, la regina del gossip italiano, la signora dei pettegolezzi, la guerriera delle polemiche. Con il suo senso dell’ironia affilato come una lama e la sua lingua tagliente come un rasoio, ha conquistato il cuore (e l’odio) di milioni di fan. Con la sua presenza costante sui social e nei programmi televisivi, è diventata un’icona della trasgressione e della provocazione.
Le sue critiche acide e i suoi commenti taglienti su personaggi famosi e non solo la rendono una delle opinioniste più temute del panorama nazionale. Ma dietro alla sua facciata da guerriera c’è anche una donna sensibile e dalla grande umanità, pronta a difendere le cause che ritiene giuste e a lottare per i più deboli.
Selvaggia è la perfetta combinazione tra cinismo e tenerezza, tra sarcasmo e sincerità. Le sue battaglie non passano inosservate e il suo coraggio nel dire ciò che pensa senza filtri la rendono un personaggio unico nel suo genere.
Quindi preparatevi a seguire le sue avventure, a ridere delle sue frecciate al vetriolo e a commuovervi per i suoi gesti di altruismo. Selvaggia Lucarelli non ha paura di mettersi in gioco, di sbagliare, di cadere e rialzarsi. E questa è la sua forza.
Selvaggia Lucarelli e… Lo spot di Esselunga con la bambina che prende la pesca al supermercato e la dà …
Lo spot di Esselunga con la bambina che prende la pesca al supermercato e la dà alla cassiera per pagare mi ha emozionato profondamente. La dolcezza e la generosità della piccola protagonista hanno colpito il mio cuore e mi hanno fatto riflettere sull’importanza della condivisione e dell’aiuto reciproco. In un mondo sempre più veloce e individualista, gesti così semplici come quello della bambina possono davvero fare la differenza e insegnarci il valore della solidarietà e della gentilezza. Essere in grado di offrire qualcosa di nostro agli altri, anche se piccolo e apparentemente insignificante, può portare gioia e conforto sia a chi lo riceve che a chi lo dona. Questo spot mi ha ricordato che la bellezza della vita sta nei gesti di altruismo e generosità che compiamo ogni giorno, anche nei dettagli più semplici.
Selvaggia Lucarelli per i fan
Lo spot di Esselunga con la bambina che prende la pesca al supermercato e la dà al papà separato fingendo che sia un regalo da parte della mamma è un tentativo piuttosto riuscito di pubblicità emozionale, un Mulino con schizzi di fango in cui la famiglia separata è terreno fertile per la lacrimuccia facile. In cui il tavolo delle colazioni felici è sostituito da una finestra e un’ auto parcheggiata davanti a un portone. Un mulino che ruota in senso contrario rispetto alla corrente della famiglia felice, eppure vittima anch’esso di uno stereotipo. Non quello della famiglia felice, questa volta, ma della famiglia infelice. Che non è necessariamente quella in cui i genitori sono separati. Che non è necessariamente quella in cui i bambini sono in trincea con genitori divorziati. Che non è per forza quella in cui i bambini, figli di separati, finiscono adultizzati e risolutori di conflitti con una pesca in mano. Non c’è nulla di male nella pubblicità di Esselunga, ma non è contemporanea, illudendosi però di essere contemporanea. Non è l’anti Mulino bianco, è anch’essa un mulino, ovvero una famiglia che vive in un posto in cui non abita più nessuno (a parte forse qualche olandese bucolico e le ballerine del Moulin Rouge). Così come i matrimoni non sono tutti felici, le separazioni non sono necessariamente campi di guerra, soprattutto in un momento storico in cui i matrimoni non sono più prigioni, in cui rifarsi una vita è la normalità, in cui tanti genitori riescono a condividere la genitorialità anche senza condividere il letto. Nella mia famiglia non tradizionale abbiamo tre esperienze diverse: Lorenzo è figlio di genitori separati e non ha vissuto traumi, è stato un ragazzino felice. Leon è figlio di genitori separati, non ha sofferto, ha due genitori che si vogliono bene. Io ho avuto due genitori che sono stati insieme tutta la vita, nel conflitto costante. Indovinate chi di noi tre, da piccolo, è cresciuto con una pesca in mano? Insomma, apprezzo lo sforzo pubblicitario nell’affrancarsi dalla melassa delle famiglie perfette, ma forse bisogna affrancarsi anche dallo stereotipo delle separazioni infelici. class=”instagram-media” data-instgrm-permalink=”https://www.instagram.com/reel/CxqG2-UoAJs/” data-instgrm-version=”14″ style=” background: border:0; border-radius:3px; box-shadow:0 0 1px 0 rgba(0,0,0,0.5),0 1px 10px 0 rgba(0,0,0,0.15); margin: 1px; max-width:540px; min-width:326px; padding:0; width:99.375%; width:-webkit-calc(100% – 2px); width:calc(100% – 2px);”>
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Dai lettori Allora, io capisco che la pubblicità di Esselunga con la bambina che regala la pesca al papà separato sia un tentativo di essere emozionante e moderna, ma ragazzi, cerchiamo di essere realisti. Non tutte le famiglie separate sono un campo di battaglia, ok? Io conosco diverse persone che sono cresciute serenamente con genitori separati, senza drammi o conflitti. Non siamo tutti figli di Mulini Bianchi, ragazzi! E vi dirò di più, io stesso sono cresciuto con due genitori che facevano la guerra tutti i giorni, e nessuno mi ha mai regalato una pesca per calmarmi! Quindi, bravi per il tentativo, Esselunga, ma forse è il caso di smetterla di perpetuare stereotipi vecchi e stantii sulle famiglie separate. Al giorno d’oggi siamo tutti più evoluti, no? Ah, e per la cronaca, io preferisco la pesca da mangiare, grazie! ?? #TeamFamiglieNormali #VivaLaPescaMangiata #StereotipiDaAbolire
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