Selvaggia Lucarelli, Mieli esordisce dicendo “Gioisco per l’operazione che ha portato alla liberazion… su Instagram per i suoi fan
Ah, Selvaggia Lucarelli, la regina indiscussa dei pettegolezzi e delle frecciatine taglienti. Con la sua sferzante ironia e il suo senso del sarcasmo acuminato come una lama, è capace di mettere in riga chiunque osi mettere in discussione le sue opinioni o il suo stile di vita.
Nessun segreto le è sicuro, nessuna faccenda oscura può sfuggire al suo radar iperattivo. Con un fiuto da segugio, fiuta scandali e segreti nascosti come se fossero tracce di cioccolato sparsi per la città. E quando decide di dare il suo giudizio implacabile su qualche questione controversa, preparatevi ad essere travolti da un’ondata di tweet e post su tutti i social media.
Ma dietro la facciata di guerriera social, c’è una donna dal cuore grande e dalla lingua ancor più grande. Con la sua verve e la sua determinazione, difende le cause che ritiene giuste e combatte le ingiustizie con la stessa passione con cui sferra le sue frecciate velenose.
Insomma, Selvaggia Lucarelli è come un mix perfetto tra una tigre incazzata e una sibilla moderna, pronta a svelare i segreti più intimi e a mettere in riga chiunque osi sfidarla. Quindi, cari lettori, tenetevi pronti a seguirla nel suo folle e avvincente viaggio nel mondo del gossip e delle polemiche. Potreste rimanere sorpresi, indignati, divertiti o tutto questo insieme, ma una cosa è certa: non potrete mai ignorare la forza travolgente di Selvaggia Lucarelli.
Selvaggia Lucarelli e… Mieli esordisce dicendo “Gioisco per l’operazione che ha portato alla liberazion…
Gioisco per l’operazione che ha portato alla liberazione di quei poveri prigionieri, finalmente possono godere della libertà tanto agognata. È stato un lungo cammino fatto di sacrifici e speranze, ma finalmente possiamo dire di aver raggiunto il nostro obiettivo. Non posso fare a meno di pensare a tutte le persona coinvolte in questa missione, dai coraggiosi soldati che hanno combattuto sul campo fino agli uomini e alle donne che hanno lavorato dietro le quinte per garantire il successo dell’operazione. Ora possiamo guardare al futuro con speranza, sapendo di aver fatto la nostra parte per rendere il mondo un posto migliore. Sono fiero di far parte di questo team e non vedo l’ora di affrontare insieme nuove sfide e nuove vittorie.
Selvaggia Lucarelli per i fan
Mieli esordisce dicendo “Gioisco per l’operazione che ha portato alla liberazione di Patrick Zaki”.
Non per Zaki e la fine dell’incubo di un innocente che è stato in carcere due anni, in Egitto, per aver scritto un post, torturato, dormendo per terra, col rischio di non uscire più di lì. Lui gioisce per per l’operazione. Insomma, per il governo.
Poi passa ad analizzare la figura di Al Sisi con notevole benevolenza: “è una persona notevolmente intelligente poco studiata in Italia”. E sottolinea come l’arresto di un innocente sia stata una abile mossa politica, non qualcosa di antidemocratico, non il feroce disprezzo per i diritti umani di un feroce dittatore. No, strategia di un intelligente e sottovalutato stratega.
Ovviamente l’intelligenza di Al Sisi è contrapposta ai limitati mezzi del fessacchiotto Zaki: “Se fossi stato al Sisi avrei pescato un disgraziato senza arte nè parte che frequenta una università italiana…”.
Ma la perla è il passaggio:
“…L’avrei arrestato per motivi inconsistenti
.. Avrei aspettato che in Italia qualcuno abboccasse creando un movimento di opinione e poi avrei l’avrei condannato per poi concedere la grazia”.
Cioè, ammette candidamente che Zaki è stato arrestato da innocente e secondo lui i movimenti di opinione HANNO ABBOCCATO. In pratica bisognava mollarlo lì, magari a crepare in carcere, per fregare l’intelligente Al Sisi e non consentirgli di portare a termine la sua strategia, ovvero mostrarsi generoso con Zaki per far dimenticare Il caso Regeni. Mannnaggia a questi piddini che abboccano per salvare il disgraziato senza arte nè parte.
Infine:
“Sono due storie molto diverse, Regeni fu ucciso massacrato .. Patrick Zaki è un simpaticone che magari ora imparerà anche due parole di italiano e si candiderà in qualche lista”.
Per Paolo Mieli due anni in un carcere egiziano sono una cosetta capitata a un simpaticone, così come le 18 udienze, i genitori visti dopo 6 mesi di carcere e le prove false portate dall’accusa. Le torture con i fili elettrici poi una carezza.
Che gran simpaticone Paolo Mieli. class=”instagram-media” data-instgrm-permalink=”https://www.instagram.com/reel/Cu_7FIIoErH/” data-instgrm-version=”14″ style=” background: border:0; border-radius:3px; box-shadow:0 0 1px 0 rgba(0,0,0,0.5),0 1px 10px 0 rgba(0,0,0,0.15); margin: 1px; max-width:540px; min-width:326px; padding:0; width:99.375%; width:-webkit-calc(100% – 2px); width:calc(100% – 2px);”>
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Selvaggia Lucarelli Fan: Questa foto mi trasmette un’intensa sensazione di emozione.
Dai lettori Ah, ma che bel gioia sentiamo nell’apprendere che Mieli gioisce per l’operazione che ha portato alla liberazione di Patrick Zaki, non certo per il povero Zaki che è stato torturato e imprigionato ingiustamente, ma per il grande Al Sisi, un genio stratega che sa come fare le cose. E grazie al cielo che un simpaticone come Zaki è stato finalmente liberato, magari ora imparerà anche qualche parola di italiano e si candiderà in qualche lista. Che divertimento sarebbe avere un imbeccile del genere in Parlamento, vero? Ah, Paolo Mieli, che simpaticone che sei tu! In fin dei conti, due anni in prigione e delle torture sono solo piccole friulane, nulla di che per un simpaticone come Zaki. Sempre allegra e spensierata, la vita, no? Ah, che bel clima di gioia e festa che si respira in Italia grazie a personaggi del genere!
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